LATINA – Creazione di progetti e ricerca di fondi lì dove sono disponibili, ovvero in Europa, e snellimento di procedure. La Provincia di Latina e i Consorzi industriali Roma...
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Lo scopo, ribadito, è «la definizione di un piano strategico quale strumento unitario di sviluppo» non solo tra gli enti locali, ma anche con le associazioni di categoria, le parti sociali, soggetti pubblici e privati», e l’ingresso dell’ente di via Costa e dei due Consorzi nel Tavolo tecnico istituzionale permanente istituito con il protocollo.
Di fronte alle necessità e urgenze del territorio, centrale sarà la creazione di proposte e progetti, da parte dei Comuni e dei vari soggetti, che possano ottenere il finanziamento della Commissione Europea, attraverso la Regione Lazio.
«La ripresa c’è – ha affermato il presidente della Provincia, Eleonora Della Penna – ma va sostenuta, abbiamo il dovere di ragionare in termini di filiera e i Comuni, con i sindaci, sono i primi referenti per lo sviluppo del territorio».
La Della Penna ha poi accennato alle dure polemiche di ieri da parte del sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, che aveva denunciato di «non sapere nulla della firma del protocollo»:
«Ci siamo confrontati anche su questo con il sindaco, per capire le sfumature di un protocollo che già coinvolge i Comuni in maniera positiva».
Poi, la scelta di restare dentro i due consorzi, chiarendo però che «la politica si deve fare nelle sedi politiche, e chi fa altro deve poterlo fare liberamente».
Secondo il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Zottola, «se ognuno fa la sua parte, possiamo guardare al futuro: noi siamo pronti con le proposte, la Regione faccia il suo sulle risorse europee».
Per il presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale del sud pontino, Salvatore Forte, «occorrono norme più snelle e prospettive più ampie nel confronto con altri territori», mentre per quello del Consorzio Roma-Latina, Carlo Scarchilli, «occorrono finanziamenti e nuovi progetti».
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Il Messaggero