Inchiesta Don't Touch, giudizio immediato: processo il primo marzo per Cha Cha, Tuma e altri 19 indagati

L'arresto di Costantino Di Silvio detto Cha Cha
LATINA - Il giudice Giuseppe Cario ha accolto la rischiesta della Procura e disposto il giudizio immediato per 21 indagati dell'inchiesta Don't touch. Processo subito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LATINA - Il giudice Giuseppe Cario ha accolto la rischiesta della Procura e disposto il giudizio immediato per 21 indagati dell'inchiesta Don't touch. Processo subito quindi per Cha Cha, Gianluca Tuma e per gli altri 19 indagati, ovvero per tutti quelli che si trovano ancora detenuti. Stralciata la posizione degli altri indagati, sia quelli che sono sono stati scarcerati dal Riesame e che si trovano a piede libero, tra cui Nathan Altomare, sia gli altri 13 indagati che non erano stati raggiunti da misure cautelari.


La decisione del gip è arrivata a pochi giorni dalla scadenza dei termini di custodia cautelare. La prima udizienza davanti al secondo collegio penale del Tribunale pontino è stata fissata per il prossimo primo marzo. Adesso gli indagati avranno quindici giorni di tempo per chiedere il rito abbreviato: in questo modo potranno evitare il processo pubblico, essere giudicati dal gup in camera di consiglio (ovvero a porte chiuse) e ottenere uno sconto di pena pari a un terzo.

La richiesta era stata avanzata dal pm Luigia Spinelli, il magistrato titolare dell'inchiesta Don't Touch. Costantino Di Silvio detto Cha cha, Gianluca Tuma e gli altri sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a commettere una serie di reati che vanno dall'estorsione alle minacce, all'intestazione fittizia di beni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero