Latina, la Questura perde pezzi: immediata verifica statica

L'edificio della Questura di Latina
LATINA – La Questura di Latina perde pezzi, e il commissario del Comune di Latina Giacomo Barbato ordina l’immediata verifica statica dell’intero immobile, con il rischio,...

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LATINA – La Questura di Latina perde pezzi, e il commissario del Comune di Latina Giacomo Barbato ordina l’immediata verifica statica dell’intero immobile, con il rischio, eventuale, di completo sgombero, e impone i lavori alla Provincia, competente per la manutenzione.




La vicenda era partita già il 18 maggio scorso, quando lo stesso Questore, Giuseppe De Matteis, richiese l’intervento urgente al comando dei Vigili del fuoco e al presidente della Provincia di Latina (ente gestore del palazzo, di proprietà del Demanio), Eleonora Della Penna, perché nella notte precedente si erano staccati pezzi di intonaco e parte del cornicione nel lato del cortile interno, e anche all’esterno, su via Serpieri e via Cesare Battisti.



Il 26 maggio i Vigili del fuoco avevano redatto il verbale di accertamento d’urgenza, in seguito al quale si decidono i lavori: recinzione delle aree interessate, rimozione degli elementi già in fase di distacco, ripristino della facciata su via Serpieri, impermeabilizzazione delle copertine in marmo.



Detto fatto, la Provincia incarica una ditta e impegna, il 15 luglio scorso, 39.500 euro per i lavori. Ma evidentemente i problemi non sono finiti: Barbato fa ha emesso il 28 luglio una propria ordinanza, affermando che «si ravvisa la necessità, immediata, di una verifica statica dell’intero complesso immobiliare e di un accurato controllo dell’intonaco su tutte le facciate degli edifici, con l’esecuzione di lavori urgenti e indifferibili di manutenzione straordinaria sulle esistenti strutture in quanto vetuste», e, «qualora venga accertato lo stato di pericolo, sia ordinato l’immediato sgombero dell’edificio».



Edificio che, inoltre, è bene storico monumentale sottoposto a vincolo, per cui i lavori «devono essere concordati e stabiliti nei medi e temi dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero