Al Pantanaccio 600 nuovi abitanti: piano di zona a Latina per costruire 14 palazzine in zona agricola

Al Pantanaccio 600 nuovi abitanti: piano di zona a Latina per costruire 14 palazzine in zona agricola
Sessantamila metri cubi di volumetria, di cui due terzi edilizia residenziale pubblica e il resto a servizi, per 600 abitanti, in 14 palazzine poste su una superficie di 6 ettari...

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Sessantamila metri cubi di volumetria, di cui due terzi edilizia residenziale pubblica e il resto a servizi, per 600 abitanti, in 14 palazzine poste su una superficie di 6 ettari in zona agricola alle porte di Latina. Un piano in variante al Prg, in un'area posta tra via Mercurio e via Epitaffio nel quartiere Pantanaccio di Latina. È il piano di zona di edilizia residenziale pubblica denominato I Pianeti, nato ormai una quindicina di anni fa, la cui Valutazione ambientale strategica concluderà il suo iter entro fine agosto, con una probabile approvazione definitiva del progetto in autunno. Un'eredità di altre amministrazioni, valutata in altri tempi, con altre condizioni di insediamenti abitativi, ma che ha fatto comunque il suo corso, e che l'attuale guida Lbc del Comune è chiamata a proseguire l'iter. Nonostante le polemiche, come quelle del comitato di cittadini Pantanaccio, che anche ieri ha criticato aspramente il progetto. Il comitato lamenta intanto il «muro di assoluto silenzio alle richieste di intervento per evitare che un progetto datato venga calato dall'alto senza attinenza con la situazione urbanistica, sociale e abitativa dell'area.


Dopo l'incontro avvenuto a luglio, abbiamo inoltrato le osservazioni alla Vas, evidenziando come la realizzazione di 14 palazzine rappresenti un affronto al territorio, con una rete fognaria insufficiente e problematica, un'inadeguatezza della viabilità e il rischio di ghettizzare la zona, data la presenza di altra volumetria per erp». Il comitato «non esclude il coinvolgimento della Procura per la verifica di eventuali irregolarità». La vicenda affonda a oltre dieci anni fa, quando un gruppo di proponenti elabora il progetto e lo presenta al Comune, per quello che la relazione definisce «non un allargamento della periferia, con edifici sparsi, bensì un vero e proprio nuovo brano di città con viali e slarghi che privilegino rapporti vivibili di vicinato intorno a un asse di verde urbano caratterizzato da una circostante consistenza urbana in cui si sviluppano costruzioni di tipo semi intensivo con spazi a giardino, e una zona estensiva con aree a corte». L'innesto della viabilità interna sarà su via Mercurio. Un intervento che l'assessore al Governo del Territorio, Francesco Castaldo, ricorda che «era stato già previsto dal piano di edilizia pubblica: è un progetto di molti anni fa e non possiamo modificarlo». Scorrendo i nomi dei progettisti, tornano alla mente le amministrazioni precedenti: le relazioni sono infatti firmate, tra gli altri, da Rino Monti, un tempo dirigente all'Urbanistica; tra gli autori del rapporto ambientale alla Vas figura anche Italo Ranieri, ex assessore (e padre dell'attuale assessore Emilio Ranieri). «È un progetto che va avanti da tanti anni, e poi Ranieri non si occupa di Erp, non vedo conflitti», spiega Castaldo. L'assessore ribatte poi al comitato Pantanaccio, evidenziando come «io li ho ricevuti e ascoltati, le procedure, in primo luogo la Vas, stanno andando avanti e loro non devono fare altro che attendere, se hanno presentato osservazioni. Una volta conclusa la Vas, saremo in Consiglio per l'approvazione finale, ipoteticamente in autunno. Ma dobbiamo andare avanti, altrimenti il Comune sarebbe inadempiente. Lamentano lo smaltimento delle acque? Quello sarà un piccolo quartiere completamente autonomo, in cui viene rifatta tutta l'urbanizzazione (tra quella primaria e quella secondaria, il valore calcolato è di 6,8 milioni di euro, parte a carico dei proponenti privati, parte del Comune, ndr)».
Andrea Apruzzese
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Il Messaggero