Medici senza posta elettronica certificata, l'Ordine ricorda: «Rischiate sospensione»

Il presidente dell'Ordine dei medici di Latina, Giovanni Maria Righetti
Non comunichi l'indirizzo di posta elettronica certificata? Rischi la sospensione. Lo ricorda l'Ordine dei medici di Latina  ai propri iscritti, considerato che...

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Non comunichi l'indirizzo di posta elettronica certificata? Rischi la sospensione. Lo ricorda l'Ordine dei medici di Latina  ai propri iscritti, considerato che dall'ultima ricognizione su 3240 ce ne sono 393 che non hanno ancora provveduto, pari al 12%.  


«A questi occorre aggiungere circa 90 Iscritti che sono risultati avere una Pec non attiva in occasione dell’ultima spedizione riguardante la convocazione dell’Assemblea ordinaria del 30 giugno» - dice nel notiziario web dell'Ordine il presidente, Giovanni Maria Righetti.
   
Il quale ricorda come nel decreto legge "semplificazioni" del 7 luglio si afferma che: ««Il professionista che non comunica il proprio domicilio digitale all’albo o elenco di cui al comma 7 è obbligatoriamente soggetto a diffida ad adempiere, entro trenta giorni, da parte del Collegio o Ordine di appartenenza. In caso di mancata ottemperanza alla diffida, il Collegio o Ordine di appartenenza commina la sanzione della sospensione dal relativo albo o elenco fino alla comunicazione dello stesso domicilio».

Non solo: «L’omessa pubblicazione dell’elenco riservato previsto dal comma 7, il rifiuto reiterato di comunicare alle pubbliche amministrazioni i dati previsti dal medesimo comma, ovvero la reiterata inadempienza dell’obbligo di comunicare all’indice di cui all’articolo 6-bis del decreto-legislativo 7 marzo 2005, n. 82 l’elenco dei domicili digitali ed il loro aggiornamento a norma dell’articolo 6 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 marzo 2013, costituiscono motivo di scioglimento e di commissariamento del collegio o dell’ordine inadempiente ad opera del Ministero vigilante sui medesimi» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero