Latina, mafia, la Bindi agli studenti: "Non spegnete l'indignazione"

L'incontro al "Grassi"
LATINA - "Non spegnete l'indignazione di questi giorni, questo deve essere il primo impegno vostro e nostro". La presidente della commissione antimafia, Rosy Bindi, lo ha...

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LATINA - "Non spegnete l'indignazione di questi giorni, questo deve essere il primo impegno vostro e nostro". La presidente della commissione antimafia, Rosy Bindi, lo ha detto agli studenti al liceo "Grassi". L'incontro ha preceduto l'avvio delle audizioni che la commissione farà oggi in Prefettura a seguito delle recenti minacce al giudice Lucia Aielli e sulla presenza delle mafie in provincia. L'iniziativa, voluta da Libera e dall'osservatorio regionale contro le mafie, è stata aperta dal video della grande manifestazione del 28 novembre. In quella data, infatti, doveva celebrarsi il "funerale" del giudice secondo chi ha affisso i suoi manifesti funebri. Presenti al liceo, tra gli altri, il prefetto di Latina Antonio D'Acunto, il presidente del Tribunale Catello Pandolfi, il procuratore capo Andrea De Gasperis e i vertici delle forze dell'ordine. La Bindi ha risposto alle domande dei ragazzi, sottolineato la necessità di "rivedere la legge sugli appalti, se abbiamo scoperto l'inganno, cambiamo le norme" e detto ai giovani di "credere nel futuro, impegnandosi, perché nessuno vi regalerà nulla, ma un futuro esiste". Sulla presenza della mafia in provincia, inoltre, parlando con i giornalisti presenti ha ricordato "sentenze passate in giudicato che confermano il radicamento". Sul caso sollevato ieri di un sedicente agente del Mossad con la chiavetta usb di intercettazioni relative a Latina e "subappaltate" ha detto che si tratta di "un episodio inquietante sul quale c'è da capire".
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Il Messaggero