Latina, don Natalino battezza Tobia, il figlio di Nichi Vendola ed Eddy Testa

Eddy Testa e Nichi Vendola
LATINA -  I padrini sono «persone nella fede» e i genitori «hanno fatto il regolare percorso». Parole di don Natalino Di Rienzo, il parroco che ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LATINA -  I padrini sono «persone nella fede» e i genitori «hanno fatto il regolare percorso». Parole di don Natalino Di Rienzo, il parroco che ha battezzato Tobia, il figlio di Nichi Vendola e del compagno Eddy Testa. Il piccolo, nato negli Stati Uniti otto mesi fa, ha ricevuto il sacramento nella chiesa di  San Michele Arcangelo (qui sotto), in località Suio Terme, nel Comune di Castelforte - estremo lembo della provincia di Latina.



Il grafico creativo italo canadese che divide la vita con l'ex governatore della Puglia è originario proprio di Castelforte e ha scelto la piccola chiesa della località termale per il sacramento del bambino, del quale è padre biologico. Una cerimonia tra pochi intimi, poi ieri sera la festa in una tenuta della zona.

Difficile mantenere un segreto in un paese di provincia. Così quello che doveva essere un momento riservato, è diventato presto di dominio pubblico. «Non fatemi dire  nulla» - ha tagliato corto don Natalino Di Rienzo (qui sotto),  mentre si è celato dietro un «no comment» il portavoce di Nichi Vendola.

Il vescovo di Gaeta, monsignor Luigi Vari, spende qualche parola in più: «Sapevo, mi era stato chiesto il permesso, non ho trovato nulla da ridire perché in linea con quello che ci indica Papa Francesco ovvero di non creare nuovi atei. Il codice canonico, tra l’altro, come prevede l’accoglienza per i divorziati lo fa anche per situazioni del genere e la prima cosa è quella di tutelare i bambini».  E così è stato fatto.



  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero