Allarme meningite, dirottati a Padova e sottoposti a profilassi 143 ragazzi pontini di ritorno dalla Gmg di Cracovia

Allarme meningite, dirottati a Padova e sottoposti a profilassi 143 ragazzi pontini di ritorno dalla Gmg di Cracovia
L'allarme meningite non c'è, ma la tragedia della ragazza romana morta ha toccato tutti provocando comprensibili timori. Tanto da spingere 143 ragazzi di Latina a...

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L'allarme meningite non c'è, ma la tragedia della ragazza romana morta ha toccato tutti provocando comprensibili timori. Tanto da spingere 143 ragazzi di Latina a chiedere di sottoporsi alla profilassi. La comitiva pontina, di ritorno da Cracovia, si è fermata ieri a Padova come prima tappa italiana del viaggio di ritorno. «D'accordo con l'autorità sanitaria locale - spiegano dalla Diocesi di Latina - i 143 ragazzi e i loro accompagnatori hanno chiesto volontariamente di sottoporsi alla profilassi. I ragazzi sono stati ospitati in un'ampia struttura dove il personale sanitario ha spiegato la patologia, i sintomi e le azioni preventive, fornendo il farmaco, un antibiotico. In questo modo le famiglie e gli stessi ragazzi sono più tranquilli». Ma la comitiva che si è fermata a Padova non è l'unica partita da Latina e provincia. Ci sono altri gruppi che sono stati contattati dall'Ufficio Diocesano per la Pastorale giovanile i cui responsabili hanno spiegato l'opportunità della profilassi, invitando in ogni caso i ragazzi a consultare i propri medici di fiducia al loro rientro.


La vittima, Susanna Rufi, 19enne romana, era transitata a «Casa Italia», il quartier generale dei pellegrini italiani nei giorni scorsi in Polonia che ha visto il passaggio di almeno 100.000 persone. Non si è registrato finora nessun altro caso, anche il malore della giovane che viaggiava con la stessa comitiva della ragazza morta si è rivelato fortunatamente un falso allarme.
A seguito della tragedia il sindaco di Latina, Damiano Coletta, ha immediatamente attivato la Asl contattando il direttore generale Giorgio Casati e l'Ufficio Igiene e Sanità Pubblica. «La situazione è sotto controllo spiega il sindaco - non c'è alcun rischio né motivo di generare allarmismi». Paolo Fabietti, dirigente di Malattie Infettive dell'ospedale Goretti, ha già avuto dei contatti con le famiglie invitando alla profilassi i ragazzi tornati dalla Giornata Mondiale della Gioventù. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero