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Una vita bucolica, all’insegna della natura e dei ritmi lenti della campagna: questo è il segreto della longevità della signora Rosa Casale che oggi ha spento le 100 candeline. Nata il 13 novembre del 1922 a Minturno in una famiglia di braccianti agricoli, fin da giovanissima andava in campagna a mietere il grano con la madre Maria Saveria e il padre Emilio. “La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell’erba… La sua vita ricorda la poesia “Il sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi” – spiega il genero Giuseppe. “La signora Rosa ha sempre lavorato la terra, amava lavorare fianco a fianco con le sue amiche e cantare”, racconta ancora il genero.
La signora Rosa si sposa nel 1941, ma solo due anni dopo resta vedova: il marito Giovanni Mallozzi rimane ucciso da una cannonata sulle montagne di Spigno Saturnia, durante i bombardamenti della guerra. Da quel giorno la signora Rosa si è dedicata completamente alla famiglia, all’unica figlia e ai nipoti. Questa mattina tutta la famiglia, la figlia Antonia, il genero Giuseppe, i nipoti, Maddalena, Rosa Maria, Nicola e la pronipote di 11 anni, si è riunita per festeggiare la signora centenaria presso la casa di riposo Villa Diamante di Latina, dove vive attualmente la signora. Per lei una torta a forma di numero 100, un mazzo di 100 rose e tantissimi abbracci e sorrisi da parte di tutti i familiari e gli amici della casa di riposo.
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