La morte di Marco Di Pinto, l'autopsia non chiarisce la causa

La morte di Marco Di Pinto, l'autopsia non chiarisce la causa
È stata effettuata nella giornata di ieri l'autopsia sul corpo di Marco Di Pinto, il settantaduenne scomparso fra la tarda serata e le prime ore della notte tra sabato...

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È stata effettuata nella giornata di ieri l'autopsia sul corpo di Marco Di Pinto, il settantaduenne scomparso fra la tarda serata e le prime ore della notte tra sabato e domenica nella sua villetta in Strada Torta, una piccola traversa di Strada Lunga, nella periferia di Latina, dove risiedeva con la moglie.

A risultare fatale, per l'uomo, sarebbe stata una caduta dalle scale di casa, seguita da un arresto cardiaco. Nonostante ciò, domenica mattina due volanti della questura erano tornate nell'abitazione dove il settantaduenne era spirato poche ore prima, accompagnate dalla polizia scientifica al fine di effettuare tutta una serie di accertamenti disposti dal magistrato di turno, Giuseppe Bontempo, il quale ha aperto un fascicolo sul decesso.

A chiamare i soccorsi, sabato sera, era stata la moglie, che si trovava in casa con lui e che aveva allarmato i sanitari del 118, i primi ad arrivare sul posto, seguiti da una pantera della polizia. Per l'uomo, tuttavia, non c'era già più nulla da fare. Ieri, invece, si è svolta l'autopsia eseguita dal medico legale, Cristina Setacci, utile a fugare qualsiasi tipo di dubbio intorno al suo decesso.
Sul corpo del settantaduenne non sono state individuate lesioni traumatiche evidenti, se non quelle conseguenti alla caduta dalle scale. Pertanto, per avere la certezza che a costare la vita all'uomo sia stata nient'altro che una tragica fatalità, bisognerà attendere i risultati degli esami istologici, quelli che certificheranno se a causare la sua morte sia stato effettivamente un malore, presumibilmente dovuto alla precedente caduta dalle scale o, al contrario, causato proprio da quest'ultima.

Marco Di Pinto, che avrebbe compiuti 73 il prossimo 22 gennaio, era un volto molto noto nel capoluogo pontino e dintorni. I suoi figli, Andrea e Roberto, sono infatti i titolari delle tabaccherie "Tutto fumo e..." in Q4 e in Q5 quest'ultima adesso sotto il nome di "Bacco&Tabacco" due attività purtroppo spesso balzate agli onori delle cronache per essere finite tante, tantissime volte nel mirino dei ladri.
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Il Messaggero