Scuola, la Gilda: «Problemi per il reclutamento degli insegnanti, sia di ruolo che supplenti»

Patrizia Giovannini
Manca più di un mese all'inizio dell'anno scolastico, ma tutto, ancora una volta, si annuncia in salita. A segnalare diverse problematiche, che riguardano in...

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Manca più di un mese all'inizio dell'anno scolastico, ma tutto, ancora una volta, si annuncia in salita. A segnalare diverse problematiche, che riguardano in particolare le graduatorie di inserimento in organico, è la Gilda Insegnanti Latina. L'Ufficio scolastico provinciale di Latina sta pubblicando in questi giorni le Gps, graduatorie provinciali supplenze, elaborate dal sistema informatizzato ministeriale per le supplenze di I e II fascia per il personale docente, valide sia per il prossimo anno scolastico che per il successivo. Da ieri sono aperte le funzioni per presentare le domande, ma gli elenchi presentano più di qualche errore denuncia il sindacato.


«Alle soglie dell'avvio dell'anno scolastico, si ripresentano i problemi sul reclutamento del personale docente di ruolo e supplente. I proclami sulla volontà di anticipare i tempi e dimostrare puntualità nelle operazioni per partire il 1° settembre con tutti i docenti in cattedra, hanno invece prodotto solo un gran caos», spiega la coordinatrice provinciale Patrizia Giovannini (nella foto) che prosegue: «Molti docenti non possono procedere con l'inserimento delle domande perché non si ritrovano presenti in graduatoria. Il sistema li ha immotivatamente espulsi. Ora gli uffici territoriali, con personale già ridotto all'osso, dovranno correre per ripristinare le posizioni mancanti e consentire a questi insegnanti l'inserimento della domanda entro il termine fissato al 16 agosto».


La richiesta, già presentata, è quella di dare più tempo agli uffici per valutare le graduatorie e gli errori presenti, di riconsiderare la tempistica e le modalità per la lavorazione delle graduatorie e la presentazione delle domande, di correggere il tiro sul sistema informatizzato, soprattutto per le Gps. Inoltre «non c'è trasparenza negli atti relativi al reclutamento dei docenti e nemmeno c'è rispetto nei confronti degli studenti, che hanno diritto alla continuità didattica degli insegnanti. Chiediamo, come sindacato, il ripristino delle condizioni per valutare correttamente tutte le domande a cominciare dal ritorno alle convocazioni in presenza o al sistema misto».
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Il Messaggero