La bandiera Salvatore Onelli lascia lo Sporting Club Gaeta (A1)

Il coach dello Sporting Club Gaeta Salvatore Onelli
«Purtroppo è arrivato il momento di salutarci e, come sempre avviene in questi casi, le parole servono a poco se non a ringraziare tutti quelli che hanno creduto in...

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«Purtroppo è arrivato il momento di salutarci e, come sempre avviene in questi casi, le parole servono a poco se non a ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me e in questo progetto che spero possa andare avanti. Lo meritano gli appassionati che ci sono sempre stati vicini in questi anni difficili e di pellegrinaggio tra un palazzetto ed un altro». E’ il lungo e commovente addio del tecnico Salvatore Onelli, 43 anni, che oggi con un lungo post sul suo profilo social ha ufficializzato la separazione dallo Sporting Club Gaeta (serie A1), che l’ha visto crescere sin dalle giovanili: dal 1989 al 1996.

«Ringrazio la società che in questi anni ha fatto il possibile per mettermi a disposizione un team su cui lavorare e toglierci molte soddisfazioni. Un grazie particolare alle persone che hanno lavorato ininterrottamente come Marco, Gianmarco, Enzo, Gino, amici oltre che collaboratori. In questi momenti di difficoltà economiche bisogna fare delle scelte, magari coraggiose, anche a costo di prendermi una pausa, spero momentanea, da quella che dal 1989 è la mia più grande passione».

Ala sinistra, un passato con gli azzurrini e 22 presenze con la squadra seniores, sei anni con la maglia del Bologna, uno scudetto e una Coppa Italia con Conversano nel 2002-2003, prima del suo ritorno a Gaeta dove fino al 2006 era soltanto giocatore. Dall’anno successivo ha cominciato a ricoprire il doppio ruolo di coach-player, prima di una breve parentesi nel 2017 a Fondi e il ritorno nuovamente nella città del Golfo, sempre nel massimo torneo nazionale. «A Gaeta lascio una parte di cuore, saluto tutti con un caloroso abbraccio sperando un giorno di poter tornare, magari nel nuovo palazzetto, e portare a termine l'obiettivo che tutti sogniamo, di vedere il club della nostra città sul tetto d'Italia. Un saluto particolare ai ragazzi che mi hanno accompagnato per questa ultima stagione e ai miei under che spero continueranno a crescere come hanno fatto in questi anni».




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Il Messaggero