FORMIA - Soltanto sei centesimi. Un’inezia nell’atletica leggera. Il titolo italiano Promesse indoor sui 60 hs è sfumato per un soffio dalle mani...
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L’aviere di Saronno (Varese) ha fermato i cronometri a 7”80, 1/100 inferiore al personale di Magglingen nel Cantone di Berna, in Svizzera, mentre l’atleta pontino, ha chiuso con un eccellente 7”86, abbassando il suo record che era in precedenza di 14”01: tempo che firmò nel luglio 2015 agli Assoluti outdoor al Primo Nebiolo di Torino, dove fu medaglia di bronzo.
Esattamente un anno fa nella città dorica nei tricolori under 23, il portacolori della Cariri Rieti, conquistò il terzo posto con 8”05, alle spalle di Perini (bronzo in carica agli Europei under 23 a Tallinn in Estonia e vicecampione continentale juniores a Rieti 2013) che si confermò ancora una volta il numero uno in assoluto.
La giornata di Poccia era subito iniziata con il piede giusto, con la vittoria agevole nella batteria con il crono di 7”94 davanti a Matteo Bonora del Team Treviso (8”31), mentre Perini si era imposto con un tranquillo 8”08 nella sua prova di qualifica. Arrivato in finale con il primo tempo della starting list, il 21enne velocista di Formia seguito al Centro Coni Bruno Zauli dal tecnico ucraino ed ex decatleta Serhiy Derkach, ha pagato dazio per un partenza negativa.
“Peccato, perché ha influito sul mio rendimento – commenta Simone – Ma tra un mese ci sono gli Assoluti sempre ad Ancona, dove vorrò prendere la mia rivincita”. Nel salto in alto Promesse decide la misura di 1,86, valicata dall’azzurra friulana Desirée Rossit (Fiamme Oro), alla prima prova, davanti alla toscana Anna Pau (Atletica Prato) e alla vicecampionessa del mondo under 18 2013 Erika Furlani (Fiamme Oro).
Positivo l’ottavo posto della formiana Alessia Palmaccio, che ha terminato a 1.69 (il suo primato resta di 1.71). La ragazza della Cariri, seguita dall’ex ottocentista Massimo De Meo, ha ben impressionato nonostante la concorrenza in pedana fosse di un elevato spessore tecnico.
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Il Messaggero