“Ti amo da morirne” di Mena Vasellino in scena al Carlo e Nello Rosselli di Aprilia

Un gruppo di studenti del Rosselli di Aprilia
Mercoledi 8 marzo, in occasione della giornata mondiale della donna, nell'istituto Carlo e Nello Rosselli di Aprilia è in programma una rappresentazione teatrale dal...

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Mercoledi 8 marzo, in occasione della giornata mondiale della donna, nell'istituto Carlo e Nello Rosselli di Aprilia è in programma una rappresentazione teatrale dal titolo “Ti amo da morirne” di Mena Vasellino. Lo spettacolo, che si svolgerà in mattinata in due turni, avrà luogo nell'Aula Magna. La manifestazione è stata organizzata dal Dipartimento di discipline giuridico-economico dell'istituto diretto da Viviana Bombonati. I due curatori sono i docenti Cinzia Stendardo e Vincenzo Di Fiore.  “Ti amo da morirne” scritto diretto e interpretato da Mena Vasellino tratta di un femmicidio visto e raccontato dalla stessa vittima .«Lo spettacolo si propone come occasione e dibattito sul tema della violenza di genere- sottolinea la professoressa di diritto Cinzia Stendardo - le statistiche sulla violenza e i casi di femminicidio hanno registrato un sensibile aumento tra il 2012-2013, tanto da indurre il governo a emanare un decreto di urgenza nell'agosto del 2013 e ad inserire tra gli obiettivi dell'attività formativa nelle scuole di ogni ordine e grado la prevenzione della violenza di genere».


I studenti della scuola superiore apriliana, che in pochi giorni hanno polverizzato i 500  biglietti, seguono con passione, partecipazione e interesse questo tipo di eventi che si effettuano al Rosselli. Lo spettacolo è un omaggio alle tante donne vittime di violenza tra le mura di casa e lancia un grido al mondo di non rimanere silente a quanto accade nella quotidianità domestica.« La violenza di genere, pur essendo un fenomeno largamente conosciuto nell'antichità, è diventato oggetto di dibattito pubblico solo dal 1970 grazie al contributo e al lavoro di ricerca di studiose di storia delle donne e di genere» spiega il professore di italiano e storia Vincenzo Di Fiore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero