Investito e ucciso in bici a Latina, analisi sui video e drug test

Stava andando verso il mare come faceva spesso partendo da casa sua in bicicletta per poi fermarsi al bar del distributore "Eni" a pochi metri di Capoportiere. Proprio...

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Stava andando verso il mare come faceva spesso partendo da casa sua in bicicletta per poi fermarsi al bar del distributore "Eni" a pochi metri di Capoportiere. Proprio lì davanti Danilo Carloni, 58 anni, è stato travolto e ucciso da una Bmw che proveniva da Latina in direzione Lido.

Un impatto terribile che non ha lasciato scampo all'uomo che procedeva a bordo di una "city bike", la bicicletta è stata scaraventata a decine di metri di distanza, ridotta a un cumulo di metallo dopo l'impatto violentissimo.

La Bmw, condotta da un uomo di 50 anni, si è fermata a una certa distanza dal corpo del ciclista. Osservando i danni sull'auto si evince che l'impatto è avvenuto sul lato destro della vettura, il cui faro è danneggiato così come la fiancata. Il danno più evidente è sul parabrezza, sempre sul lato destro, probabilmente il corpo del ciclista ha colpito il vetro dopo essere stato travolto.

L'incidente è avvenuto intorno alle 11 di ieri mattina. Nonostante la giornata coperta, in quel momento molte persone stavano raggiungendo il mare. Il traffico è stato bloccato a lungo per consentire i rilievi che saranno fondamentali per la ricostruzione dello schianto.
Le ipotesi al momento sono tutte aperte e sarà necessario effettuare ulteriori accertamenti per ricostruire quanto accaduto.

Sul caso sta lavorando la Polizia Locale che oggi acquisirà le immagini delle telecamere di sicurezza installate nell'area di servizio del distributore "Eni".
Ieri, inoltre, il conducente dell'auto è stato sottoposto ai test per rilevare droga e alcol, i cui risultati sono previsti per oggi.

I video delle telecamere potrebbero essere fondamentali per capire quali siano stati i movimenti della bicicletta e dell'auto che arrivava da dietro. Una delle ipotesi più plausibili è che la vittima stesse svoltando per attraversare via del Lido e raggiungere il bar del distributore di benzina, cosa che a quanto emerso faceva con una certa regolarità. A quel punto la bicicletta è stata travolta in pieno dalla Bmw, il cui conducente potrebbe non aver visto la bicicletta.

Gli interrogativi sono molti: il primo riguarda la velocità dell'auto che, osservando la scena, sembra piuttosto elevata, anche se soltanto una perizia tecnica potrà dare risposte più plausibili. Sarà necessario effettuare accertamenti anche su eventuali distrazioni del conducente, a cominciare dal telefonino che sempre più spesso provoca situazioni di estrema pericolosità.

In merito della posizione della bicicletta, invece, è possibile che Danilo sia uscito dalla pista ciclabile per attraversare la strada e raggiungere il bar, visto che poco prima c'è un passaggio pedonale. Tutto è al vaglio degli agenti della Polizia Locale che stanno raccogliendo ogni elemento utile alla ricostruzione dell'incidente.

I residenti della zona descrivono il tratto come particolarmente pericoloso proprio per la velocità elevata, specialmente tra la rotonda della Litoranea e Capoportiere. Ieri, inoltre, il traffico era certamente più sostenuto, essendo domenica. Le parole dei testimoni che hanno assistito al terribile schianto saranno fondamentali per le indagini.

Danilo Carloni avrebbe compiuto 59 anni a dicembre. Pensionato e celibe, lascia una sorella, viveva a circa un chilometro e mezzo dal punto dell'incidente, sulla strada Litoranea. Chi lo conosceva lo descrive come una persona estremamente prudente che si recava molto spesso in quel bar attraversando la strada con attenzione.

 

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Il Messaggero