Insetti e allergie, tre ospedali pontini aderiscono all'iniziativa "Punto nel vivo"

Un nido di calabroni
Anche gli ospedali di Terracina, Fondi e Gaeta nella campagna d’informazione “Punto nel Vivo”, l’iniziativa che ha l’obiettivo di far conoscere agli...

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Anche gli ospedali di Terracina, Fondi e Gaeta nella campagna d’informazione “Punto nel Vivo”, l’iniziativa che ha l’obiettivo di far conoscere agli italiani, regione per regione, l’esistenza e le caratteristiche delle reazioni allergiche da punture di imenotteri, oltre alle terapie con cui trattarle. Una famiglia che comprende oltre 100.000 specie d’insetti, tra i quali, i più noti e comuni sono, le api, le vespe e i calabroni. Nelle tre strutture pontine il pubblico, nel corso dell’estate, potrà trovare il materiale informativo della campagna.


“La nostra Associazione ritiene importante informare la popolazione sulle reazioni allergiche al veleno da punture di imenotteri – dichiara Sandra Frateiacci, Presidente dell’Associazione Laziale Asma e Malattie Allergiche (ALAMA) – Punto nel Vivo, una campagna di informazione su questa allergia sostenuta dai principali esperti allergologi della nostra regione, rappresenta una grande occasione per accendere un riflettore su un tema di grande attualità, soprattutto nella stagione estiva quando si è più spesso all’aria aperta. La nostra speranza è che la distribuzione del materiale informativo della campagna, sia nei centri di allergologia sia nei Pronto Soccorso, e le informazioni fornite costantemente dalla pagina Facebook di Punto nel Vivo, possano aiutare le persone a distinguere le reazioni normali da quelle allergiche, e spingerle, seguendo i consigli degli esperti, per prima cosa a rivolgersi allo specialista allergologo per una corretta e tempestiva diagnosi.”
 
Nel corso della loro vita, 9 italiani su dieci vengono punti da un’ape, vespa o calabrone e fino all’8% di questi può sviluppare una reazione allergica, spesso senza sapere quali possano essere le conseguenze: reazioni locali importanti, con pomfi in sede di puntura superiori al diametro del palmo della mano, casi più rari di shock anafilattico fino all’evento eccezionale del decesso (non meno di 10 casi all'anno accertati in Italia).
 

La campagna è patrocinata da   FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti in collaborazione con   di ALK-Abellò   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero