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Esercitazioni antincendio e di abbandono della nave insufficienti, fermata la motonave Quirino. «A seguito dell’incidente verificatosi nel porto di Ponza, che ha coinvolto alcuni mezzi imbarcati sulla motonave Quirino - annuncia la capitaneria di porto di Gaeta - su richiesta dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ponza la nave è stata sottoposta, nel porto di Formia, a visita occasionale da parte del R.I.N.A. (il registro italiano navale) che, non avendo riscontrato alterazioni o danni alle strutture, ha confermato la validità della certificazione di classe e statutaria della motonave stessa. Tuttavia, come peraltro richiesto dalla stessa Società Armatrice (la Laziomar, ndr), personale ispettivo della Capitaneria di porto di Gaeta ha sottoposto la stessa nave a visita ispettiva ai sensi di quanto previsto dall’articolo 30 del D.P.R. n. 435 del 1991 (regolamento di sicurezza): detta tipologia di ispezione inerisce in particolare l’organizzazione, l’efficienza ed il grado di preparazione del personale nella gestione delle emergenze».
Qui sono sorti problemi. «L’ispezione - chiarisce la nota - ha rilevato importanti carenze che hanno portato al fermo della nave e che dovranno essere rettificate nei prossimi giorni e comunque essere nuovamente verificate prima della partenza. In particolare le esercitazioni antincendio e di abbandono nave non sono state giudicate soddisfacenti; il personale ispettivo ha, tra l’altro, verificato la non la corretta tenuta dei registri delle esercitazioni effettuate e l’assenza di alcuni dispositivi di protezione individuale obbligatori. La Laziomar ha assicurato che il fermo nave non condizionerà i collegamenti con le isole».
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Il Messaggero