Incendio alla EcoX, il Comune di Aprilia: «Non è stata rilevata la contaminazione del suolo»

Incendio alla EcoX, il Comune di Aprilia: «Non è stata rilevata la contaminazione del suolo»
Il Comune di Aprilia informa che l’Arpa Lazio ha inoltrato i risultati delle ultime rilevazioni analitiche disponibili relativamente a pm10, microinquinanti organici, e i...

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Il Comune di Aprilia informa che l’Arpa Lazio ha inoltrato i risultati delle ultime rilevazioni analitiche disponibili relativamente a pm10, microinquinanti organici, e i primi risultati sui campioni di suolo, dopo l'incendio alla Eco X di Pomezia.


"Per quanto riguarda le misurazioni delle concentrazioni di pm10 - si legge in una nota - effettuate con il campionatore specificatamente installato nelle immediate vicinanze dell’incendio, si confermano valori inferiori al limite imposto dal D.Lgs. 155/2010 ed in linea con quelli acquisiti dalla rete fissa di monitoraggio dello stesso periodo. Per quanto riguarda le analisi per la ricerca di microinquinanti organici sui campioni relativi alle giornate del 27 e del 28 maggio scorsi, la concentrazione di benzo(a)pirene, l’unico idrocarburo policiclico aromatico (IPA) normato, evidenzia un andamento in diminuzione: l’ultimo valore rilevato è di diversi ordini di grandezza inferiore al limite medio annuale di 1 nanogrammo/metro cubo".

Dati che dunque sembrano tranquillizzanti. L'11 maggio il personale tecnico di Arpa Lazio ha prelevato campioni superficiali di terreno nelle aree circostanti l’impianto Eco X. I punti di prelievi sono stati scelti su indicazione della direzione tecnica sulla base di una simulazione modellistica elaborata dalla Divisione Atmosfera e Impianti di Arpa Lazio. Il prelievo è stato effettuato al fine di valutare l’entità delle deposizioni sul suolo di diossine, PCB e IPA eventualmente diffusi a seguito dell’incendio.

" I campioni oggetto del monitoraggio - spiega il Comune - hanno mostrato concentrazioni simili tra loro. In particolare, le concentrazioni rilevati nei siti in cui era prevista la massima ricaduta sono confrontabili con i siti in cui era prevista ricaduta inferiore. Per quanto riguarda la concentrazione di diossine, PCB e IPA al suolo non sembra quindi manifestarsi una differenza significativa tra aree a cui, a priori, era prevista una diversa deposizione di inquinanti. In termini assoluti, le concentrazioni trovate sono risultate molto basse e simili a quelle riscontrate in altre campagne di misura in cui non è stata rilevata una contaminazione del suolo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero