Il viaggio di Gianluca alla riscoperta della lentezza: da Milano in Sicilia in bici, passando per Latina

Gianluca Cocquio, da Milano alla Sicilia in bicicletta
Si chiama Gianluca Cocquio il ragazzo che nel suo viaggio alla riscoperta della lentezza è rimasto strabiliato dal territorio della provincia di Latina. La sua gita fuori...

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Si chiama Gianluca Cocquio il ragazzo che nel suo viaggio alla riscoperta della lentezza è rimasto strabiliato dal territorio della provincia di Latina. La sua gita fuori porta è iniziata da Milano, ma il suo non è un viaggio come tanti perché ha intenzione di attraversare l'Italia intera a bordo di una bicicletta.

«L'ho già fatto l'anno scorso – racconta Gianluca – prima del lockdown e per tutto il periodo della reclusione mi è rimasto un bellissimo ricordo. Sono partito, quasi per caso, da Milano con la city bike che usa mio nonno per andare a comprare il giornale e piano piano in dieci giorni sono arrivato fino a Santa Maria di Leuca, tacco dell'Italia che si trova in Puglia. E prima di quel momento non avevo mai percorso più di 20 km in bicicletta». Una sorpresa prima di tutto con se stesso, che lo ha portato a voler ripetere l'avventura. Ora che le restrizioni si sono allentate è partito di nuovo dal nord e questa volta intende arrivare in Sicilia. La faticaccia sarà solo all'andata perché al ritorno, lo dice chiaramente, ha intenzione di salire insieme alla su bici a bordo di un treno e tornare a casa in tutta comodità.

«È un viaggio che possono pensare tutti, anche chi non è allenato e non ha dimestichezza con la bicicletta. Non ho percorso autostrade o superstrade pericolose, ma solo le vie interne e lontane dal traffico, che mi hanno permesso di scoprire luoghi meravigliosi di cui non conoscevo l'esistenza. Basta munirsi di una sacca con i vestiti e una con gli oggetti elettronici e il gioco è fatto. Anche se ho sempre con me tenda e sacco a pelo, alla fine finisco per dormire a casa di amici o in economici b&b lungo la strada, senza dimenticare di mangiare mai nei luoghi tipici. Mi sento anche utile, nel mio piccolo, a dare una scossa all'economia locale. Sono passato dalla nebbia di Milano al mare mosso della Liguria, fino a ieri che sono arrivato in provincia di Latina ed ho scoperto luoghi di cui non conoscevo l'esistenza. Viaggiare con calma e lungo vie che non vedresti mai a bordo di una macchina o di un treno fa fare delle scoperte sensazionali: mai potevo immaginare che nel Lazio non c'è solo il mare di Ostia e di Sabaudia, ma che nel pontino c'è un mare così blu e delle scogliere che la Costiera Amalfitana non deve certo invidiare».

Gianluca, che ieri ha fatto tappa a Latina e Terracina e oggi si trova a Sperlonga continuando il viaggio verso sud, non ha uno scopo preciso. Ha scoperto il piacere di percorrere un itinerario con calma, testando la propria autonomia di tanto in tanto e ora si trova a consigliare altre persone che vogliono seguire il suo esempio. «Se in un primo tragitto ci si sente di percorrere 20 km va benissimo, ci si può fermare e ricominciare con più energie il giorno dopo. Ho fatto così la prima volta e da Milano sono arrivato in Puglia».

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Il Messaggero