Il maltempo non ha fermato i volontari del dormitorio, pranzo solidale per le feste

Il maltempo non ha fermato i volontari del dormitorio, pranzo solidale per le feste
In una giornata difficile come quella di ieri a causa del maltempo che ha travolto il territorio pontino, si è svolto con grande partecipazione il pranzo di Natale solidale...

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In una giornata difficile come quella di ieri a causa del maltempo che ha travolto il territorio pontino, si è svolto con grande partecipazione il pranzo di Natale solidale presso il dormitorio invernale Santa Maria De Mattias, nella struttura del Preziosissimo sangue in viale XXIV maggio.


Erano 150 posti a sedere e molti sono rimasti in piedi, in particolare i volontari che, nonostante le tante situazioni di emergenza hanno voluto fare sentire forte la loro presenza. «Molti i cittadini che hanno voluto contribuire per rendere speciale questa giornata anche a chi non ha niente e vive in strada. I cittadini hanno portato regali, ma anche la loro presenza partecipando attivamente, servendo ai tavoli o semplicemente assistendo allo spettacolo musicale», ha detto l'assessore al Welfare Patrizia Ciccarelli. Il pranzo solidale è stato servito dalle ore 13, ma già dalla mattina i ragazzi del servizio minori hanno addobbato la sala. Subito dopo si è svolta la tradizionale tombolata, questa volta realizzata dal consigliere Dario Bellini, e un regalo è stato riservato a tutti. La raccolta doni era iniziata alle 11,30 con intrattenimento musicale dei Musicantiere e Arte Migrante, oltre ai cittadini che si sono offerti volontari per cantare. «Siamo alla terza edizione osserva Patrizia Ciccarelli di quello che possiamo definire un pranzo in famiglia per chi una famiglia non ce l'ha. Una iniziativa resa possibile da un importante e generoso lavoro di squadra portato avanti durante l'intero anno». Erano presenti le associazioni di Protezione Civile, Passo Genovese, Pronto intervento sociale che ha fatto da perno a tutta l'organizzazione, il servizio minori, Croce Rossa, Emergency e Caritas. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero