Il Latina batte la Virtus Francavilla in rimonta e la scavalca il classifica

Il Latina batte la Virtus Francavilla in rimonta e la scavalca il classifica
Il Latina Calcio 1932 conquista il sesto successo interno della stagione, batte la Virtus Francavilla e raggiunge quota 36 in classifica scavalcando proprio i pugliesi al decimo...

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Il Latina Calcio 1932 conquista il sesto successo interno della stagione, batte la Virtus Francavilla e raggiunge quota 36 in classifica scavalcando proprio i pugliesi al decimo posto del girone C della serie C a un punto da Avellino e Juve Stabia. Buone notizie dunque per la squadra allenata da Daniele Di Donato che ha mantenuto i nervi saldi malgrado sia andata in svantaggio proprio ad inizio partita subendo il gol di Paternò all'11' del primo tempo. I pontini hanno ristabilito la parita con Fabrizi al 41' e sono passati in vantaggio al quinto della ripresa con il secondo gol in nerazzurro di Ganz su calcio di rigore.

La cronaca
La partita inizia subito in maniera vibrante, con la Virtus Francavilla che trova il vantaggio all'11' con Patierno, che supera Tonti in uscita. I nerazzurri contestano il gol sostenendo che l’inizio dell’azione era viziato da un fallo su Sannipoli sulla metà campo non fischiato dal direttore di gara. Il match prosegue nervoso con con tanti falli e tante proteste nei confronti dell’arbitro. Il Latina fatica ad organizzare una vera reazione mentre la Virtus Francavilla prova a controllare il pallino del gioco con continui lanci lunghi verso le punte. 

Ci prova Ganz a risvegliare il Latina, con una girata volante da dentro l’area che si perde di poco alta sopra la traversa. Subito dopo arriva il pareggio dei nerazzurri. Grande azione sulla destra di Carissoni che mette al centro dell’area con un cross perfetto che trova puntuale all’appuntamento Fabrizi. L'attaccante si avventa di testa sulla sfera e la scaraventa in rete per l’1-1 del Latina. In pieno recupero ancora Carissoni sfiora il vantaggio con una bordata dalla destra che viene disinnescata da Avella. 

La ripresa
Il secondo tempo riparte subito fortissimo. Il Latina attacca e dopo quattro minuti Ganz si guadagna un importantissimo calcio di rigore. È lo stesso numero dieci che si incarica della battuta, spiazzando il portiere Avella. Tre partite giocate e due gol segnati, grande impatto per Ganz con la maglia del Latina. Al 60’ i primi cambi per Daniele Di Donato: Furlan rileva Riccardi, mentre De Santis entra al posto dell’infortunato Cortinovis. In contropiede la squadra nerazzurra si dimostra pericolosa, ma non riesce a chiudere il match. Torna in campo anche Lorenzo Rosseti nelle file del Latina, con il numero undici che rileva Luca Fabrizi. Spazio anche per Peschetola allo scoccare del novantesimo minuto. Dopo sei lunghissimi minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del match, decretando il successo della squadra nerazzurra. «Tre punti pesantissimi che fanno continuare la corsa verso l’obiettivo stagionale» commentano dalla società.

Il tabellino
Latina-Virtus Francavilla 2-1
Latina Calcio 1932: Tonti, Esposito Ant., Amadio, Di Livio, Sannipoli (90’ Peschetola), Ganz, Carissoni, Calabrese, Fabrizi (82’ Rosseti), Riccardi (60‘ Furlan), Cortinovis (60’ De Santis). A disp.: Giannini, Pellegrino, Belloni, Barberini, Di Mino, Bezziccheri, Nori, Bordin, Esposito And., Gallo. All.: Di Donato
Virtus Francavilla: Avella, Idda, De Marino, Maiorino (64’ Karlsson), Di Marco (46’ Macca), Patierno, Caporale, Risolo (78’ Tchetcheoua), Cisco (74’ Solcia), Murilo, Minelli (74’ Cardoselli). A disp.: Milli, Romagnoli, Manarelli, Ejesi, Prinelli, Carella, Yakubiv. All.: Calabro
 Marcatori: 11’ Patierno (VF), 41’ Fabrizi (L), 50’ Ganz (L, rig.)
Arbitro: Gioele Iacobellis di Pisa, 1° Assistente Nicola Di Meo di Nichelino, 2° Assistente Nidaa Hader di Ravenna, 4° Uomo Raffaele Gallo di Castellammare di Stabia
Ammoniti: 16’ Patierno (VF), 18’ Esposito Ant. (L), 30’ Di Marco (VF), 66’ Di Donato (L, non dal campo), 69’ Risolo (VF)
Angoli: 2-4


Recupero: 1’, 6’ 
Note: 1149 spettatori di cui 484 abbonati e 3 ospiti Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero