Il giuramento dei medici neo iscritti all'Ordine di Latina

Il giuramento dei neo medici insieme a chi ha 40, 50 e 60 anni di professione (Foto di: Lorenzo Del Pace)
Hanno prestato giuramento i giovani medici e  odontoiatri della provincia di Latina. Un appuntamento ormai tradizionale,    organizzato dall’ordine dei medici...

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Hanno prestato giuramento i giovani medici e  odontoiatri della provincia di Latina. Un appuntamento ormai tradizionale,    organizzato dall’ordine dei medici  della Provincia presieduto da  Giovanni Maria Righetti.


Erano presenti, fra gli altri, la   presidente della federazione nazionale degli Ordini, Roberta Chersevani, e quello degli odontoiatri, Giuseppe Renzo oltre al prefetto di Latina  Pierluigi Faloni e al sindaco   Damiano Coletta, fino a qualche mese fa cardiologo al "Goretti".

La proiezione di “Latina: storia di un ospedale che non c’è più” - docufilm prodotto dall’Ordine  - ha raccontato la storia di un territorio che è nato e si è sviluppato intorno ad una postazione antimalarica. Bello l’apprezzamento del Prefetto Faloni che incoraggiando i ragazzi nella loro professione li ha invitati alla conoscenza perché ha sostenuto: «Solo avendo una precisa conoscenza di ciò che accade sul territorio, si può essere pronti ad intervenire in quella, che oltre ad essere una professione, è anche una missione». Non da meno il sindaco Coletta che invitando e spronando i ragazzi ad essere seri e coscienziosi professionisti, nel rispetto della vita, ha precisato che: «Il compito del medico non è dare più anni alla vita ma dare più vita agli anni». Tema portante della manifestazione “Il recupero del ruolo sociale e politico della professione e l’orgoglio di essere medico” e, sull’orgoglio di essere medico, belle le parole del Presidente del Corso di Laurea di Medicina di Latina Carlo Della Rocca che ha elogiato i medici che operano in qualsiasi condizione «anche sul pavimento di un pronto soccorso, se ne va della vita di un paziente».

Un premio è andato a Italo Paolini, il medico di Arquata del Tronto che, con un team di collaboratori, ha attivato uno studio container aperto h24, per i due mesi di emergenza post terremoto, offrendo alla popolazione: «Soprattutto un punto fermo. Per i terremotati, per chi aveva perso tutto, sapere che lì c’era il suo medico per parlare è stato un importante punto di forza».  


Ai neo medici la consegna dell'Esculapio: il 72% di loro proviene dalla facoltà di medicina e farmacia dell’università la Sapienza di Roma, di cui la metà dal canale E del Polo Pontino.   Esculapio d’oro, invece, per i medici che hanno celebrato 40, 50 e 60 anni di carriera. Tutti (qui l'elenco completo) hanno rinnovato la loro promessa professionale, al fianco dei giovanissimi che hanno giurato per la prima volta, impegnandosi a salvaguardare la salute dei cittadini.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero