Il coronavirus non ferma la missione in Kosovo del 17° reggimento "Sforzesca" di Sabaudia

Il coronavirus non ferma la missione in Kosovo del 17° reggimento "Sforzesca" di Sabaudia
 L’emergenza covid 19 non ha rallentato la missione dei militari del 17° reggimento artiglieria controaerei “Sforzesca” di Sabaudia impegnati nella...

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 L’emergenza covid 19 non ha rallentato la missione dei militari del 17° reggimento artiglieria controaerei “Sforzesca” di Sabaudia impegnati nella missione KFOR in Kosovo per contribuire a mantenere un ambiente sicuro e la libertà di movimento per tutte le comunità del Paese. Le attività del contingente della Nato, composto da 3.500 militari di 27 nazioni tra i quali anche i 100 artiglieri pontini, stanno continuando con regolarità, comprese quelle tese ad addestrare il personale alla rimozione di blocchi stradali e al controllo della folla in caso di disordini. In tale contesto gli artiglieri dello “Sforzesca”, inquadrati nel Comando Regionale Ovest di KFOR di stanza a Peč/Pejë, hanno condotto un’importante esercitazione insieme a colleghi austriaci, sloveni e svizzeri.  In particolare, è stato simulato un blocco della circolazione stradale messo in atto da un gruppo di manifestanti violenti, per rimuovere il quale sono scese in campo unità operative del Regional Command West in assetto antisommossa.


L’esercitazione ha previsto anche l’impiego del Freedom of Movement Detachment, costituito dagli uomini del 6° reggimento logistico dell’Esercito, i quali, a bordo del carro pioniere “Leopard”, hanno materialmente sgomberato il campo dalle carcasse di automobili posizionate dai manifestanti per attuare il blocco.


È intervenuto anche un team specializzato nella bonifica di ordigni esplosivi composto da militari ucraini e svizzeri, i quali hanno verificato l’assenza di trappole esplodenti grazie all’unità cinofila e al dispositivo “iRobot 510 PackBot”. “L’obiettivo di queste esercitazioni periodiche è di mantenere sempre alto il livello di prontezza delle forze di KFOR, pur nel rispetto delle misure di prevenzione anti-contagio da covid 19. Sono occasioni preziose per amalgamare militari e unità delle diverse nazioni che operano nel Regional Command West”, ha dichiarato, a margine dell’attività, il colonnello Natale Gatti, Comandante del 17° e dell’unità di KFOR che opera nel settore occidentale del Kosovo ed è responsabile, tra l’altro, della sicurezza del Monastero ortodosso di Visoki-Decani.
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Il Messaggero