Il Comune di Sabaudia multa la ditta: sui pullman scolastici la foto elettorale di un noto politico locale

Il municipio di Sabaudia
Mancano 4 giorni alle elezioni e, a Sabaudia, è stato violato il divieto di propaganda elettorale. Il Comune ha emesso una sanzione pecuniaria nei confronti della ditta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Mancano 4 giorni alle elezioni e, a Sabaudia, è stato violato il divieto di propaganda elettorale. Il Comune ha emesso una sanzione pecuniaria nei confronti della ditta Schiaffini Travel, affidataria del trasporto scolastico comunale, in quanto risultata inadempiente alle norme contrattuali. Alla segreteria comunale sono giunte segnalazioni in merito ad dimostrato un grave episodio di pubblicità elettorale. Sul lunotto di uno degli scuolabus di proprietà della ditta è stata rinvenuta la foto di un candidato alle elezioni regionali del 4 marzo.


«Si tratta di un atto inammissibile perché operato in violazione della normativa vigente – ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali e Istruzione Ennio Zaottini – Si ricorda, infatti, che l’articolo 9 comma 1 della legge 28 del 22 febbraio 2000, vieta alle Pubbliche Amministrazioni di svolgere attività di propaganda elettorale. Una prescrizione che dovrebbe essere nota alla ditta ma anche al protagonista dell’immagine esposta, trattandosi di un politico di lungo corso a Sabaudia».

Il volto della foto elettorale è quello di una persona che è stato a lungo e più volte amministratore della città. «Non voglio immaginare, pertanto, ci sia stata una volontà diretta, a discapito dei lavoratori e della ditta stessa – prosegue Zaottini - Rimane il fatto che ci si è trovati dinanzi ad un atto di violazione della norma, lesivo dell’immagine dell’Ente. Si vuole ricordare che la legge, oltre ad imporre divieti, offre diverse opportunità di propaganda elettorale, che sarebbe giusto cogliere nel rispetto del bene pubblico e della cittadinanza tutta».




  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero