Il caldo disorienta e blocca due gruppi di escursionisti, soccorsi a Bassiano e al Circeo

Il caldo disorienta e blocca due gruppi di escursionisti, soccorsi a Bassiano e al Circeo
Il caldo torrido di oggi pomeriggio ha bloccato incauti escursionisti in provincia di Latina. Due gli interventi di soccorso a persone effettuati sui sentieri di montagna. Il...

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Il caldo torrido di oggi pomeriggio ha bloccato incauti escursionisti in provincia di Latina. Due gli interventi di soccorso a persone effettuati sui sentieri di montagna. Il primo è avvenuto tra Carpineto e Bassiano e il secondo su Monte Circeo, tra le Crocette e il picco di Circe.

Due escursionisti romani volevano raggiungere Cima Nardi, dal nome dell’alpinista sentino scomparso sul Nanga Parbat nel 2019, quando ad un tratto hanno perso l’orientamento e dopo ore di girovagare tra le sterpaglie hanno chiesto aiuto. Sono stati ritrovati dai volontari della Protezione civile di Bassiano, coadiuvati dagli agenti della Polizia Locale e dal consigliere Fabio Alessandroni. Spaventati ma in buone condizioni di salute, i due dispersi recuperate le forze sono stati riaccompagnati a Carpineto da dove erano partiti.

Più complesso il soccorso sulla cresta di Monte Circeo, nel comune di San Felice Circeo, andato a buon fine grazie alla tempestività d’azione dei carabinieri forestali della stazione Parco di Sabaudia, esperti conoscitori del territorio. In difficoltà un gruppo di cinque giovani escursionisti, di età compresa tra i 23 e i 25 anni, provenienti da Roma e Pomezia, che dopo aver raggiunto l’affascinante vetta del Picco di Circe si sono persi lungo il sentiero 750 di ritorno al luogo di partenza, Le Crocette, dove avevano lasciato le auto. I forestali, ricevuto l’allarme dalla Protezione civile intorno alle 16.30, alle 17 erano già sul posto ed avevano intercettato i ragazzi, poi raggiunti a piedi insieme a un volontario del Soccorso Alpino e agli operatori del 118. I cinque sono stati subito dissetati con acqua fornita dai soccorritori; due di loro sono stati anche sottoposti a cure mediche sul posto. Tutti indossavano scarpe non idonee all’impegnativa escursione. Le calzature sono state rinforzate con del nastro adesivo per consentire la ripresa del cammino fino a Le Crocette, questa volta scortati dai soccorritori. Il disorientamento nella situazione di elevate temperature ha reso molto rischiosa questa esperienza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero