I due dolium, sopralluogo della Cassieri a Gaeta Il sindaco Mitrano: li esporremo nel nuovo museo

I due dolium, sopralluogo della Cassieri a Gaeta Il sindaco Mitrano: li esporremo nel nuovo museo
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GAETA
«In mancanza del cartiglio, del bollo che è impresso sopra l'imboccatura, la datazione può essere solo molto generica. Possiamo dunque parlare dei primi due secoli dell'epoca imperiale». Si è espressa così ieri pomeriggio Nicoletta Cassieri, funzionario della Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio, in visita a Gaeta per valutare direttamente i due esemplari di dolium (orci romani di grandi dimensioni) ritrovati in mare. Giunta da Roma ha fatto visita al comandante della compartimento marittimo Alberto Meoli per poi recarsi, accompagnata da personale della capitaneria, presso il deposito giudiziario della Peschiera.

Nel corso del sopralluogo, a cui ha partecipato anche il sub esperto Salvatore Gonzalez, sono state misurate esattamente le dimensioni (all'incirca 1,40 metri di altezza, 3,8 di circonferenza massima e 1,30 di diametro all'altezza della pancia). «Si tratta di una scoperta senz'altro interessante ha aggiunto ma non la prima. Ricordo un reperto conservato presso il museo di Sperlonga e due a Terracina. Ce n'è uno monumentale che ha trovato posto sotto il portico nella corte del Comune».
In che stato versano le due anfore?
«Sono pezzi molto belli, ma dopo millenni di giacenza in acqua soffrono e stanno già evidenziando delle criticità, bisogna provvedere assolutamente con urgenza al loro deposito in acqua dolce affinché si dissalino, e poi possano essere conservati con prospettive migliori».
Rimarranno a Gaeta?
«La valorizzazione verrà in un secondo momento adesso pensiamo alla conservazione».
Da mercoledì scorso, quando il motopeschereccio Attila II li ha tirati fuori dal fango su un fondale di 240 metri a metà strada tra Gaeta e Ventotene, in città non si parla d'altro.
«Le gemelle così le ha soprannominate il comandante Giacomo Spinosa devono rimanere a Gaeta. Non voglio encomi, la mia ricompensa è questa. Da un equipaggio di Gaeta sono state ritrovate, e qui le vogliamo».
«Il comandante Spinosa detto il sindaco Cosmo Mitrano - è un esempio di buona cittadinanza a lui va il grazie dell'intera città. Le anfore rimarranno a Gaeta, ho già scritto una lettera al comandante della capitaneria di porto in proposito: intendiamo collocarle nel museo demoetnoantropologico che apriremo al pian terreno del Palazzo della cultura di Gaeta».

Antonello Fronzuto
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Il Messaggero