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Cento anni, quasi 90 dei quali passati in cucina, a preparare la pasta, o alla cassa, nella sala del primo ristorante di Littoria, poi di Latina. Lei è Iris Silvestri, e la sua famiglia da sempre è titolare del ristorante Impero, un punto di ritrovo, nei decenni diventato un'istituzione per il capoluogo pontino, nella centralissima piazza della Libertà, un tempo piazza XXIV Maggio.
La famiglia arrivò nel territorio pontino all'epoca della grande bonifica, da Genzano di Roma. Oggi lei compirà 100 anni tondi, dieci in più del ristorante, e guardando l'ampia sala del locale, narra del tempo vissuto tra quelle mura, quei tavoli, gli scaffali con posate, bicchieri, bottiglie: «Arrivammo qui che facevo la quinta elementare, per cui avevo 11 anni. L'ho frequentata a piazza Dante. Questi palazzi - racconta la signora - non esistevano ancora: qui c'era una grande baracca in muratura, la costruì mio padre, nella quale iniziammo.
Oggi sarà festa grande: tutta la famiglia riunita, per celebrare il suo secolo di vita. Verrà anche il sindaco, Damiano Coletta, a porgerle i suoi auguri e i saluti della città. Ma lei cento anni non se li sente, è serena, la battuta pronta, come i ricordi, il dialogo sempre preciso. Il ristorante, per il suo essere centrale in città, per il lungo periodo di vita, sempre in attività, sempre con la medesima famiglia titolare, ha rappresentato anche un attento specchio dei mutamenti della società: «Mi piaceva di più prima, la gente era diversa, adesso vogliono tutto e presto, invece prima ci si accontentava, ed era molto meglio. Ora sono tutto fumo e niente arrosto».
Tanti anni passati, in cucina come alla cassa: era lei a occuparsi della contabilità. «Per me è stato naturale continuare il lavoro di mio padre, ero affezionata a questo luogo». Tutti i giorni, per quasi 90 anni: «Questo posto è per me la casa e la famiglia: ho vissuto più qui che in casa». Tanti decenni, ma la tradizione, immutabile, è rimasta sempre, nei piatti soprattutto, che rappresentano il mare e i monti di Latina, preparati sempre freschi. Iris ricorda le «famiglie storiche di Latina, che venivano sempre a mangiare qui. Ora vengono i figli, i nipoti. Eh, ma gli anni sono passati, sono rimasti in pochi». Quali piatti ci saranno per la sua festa? «L'improvvisata me la farà la cuoca. Ci accontentiamo? - chiede retoricamente con un sorriso - chi si accontenta gode. Adesso, invece, non si accontenta più nessuno». A guidare il locale, oggi, ci sono le nipoti: una di loro, Fabiola le sta sempre accanto, e la guarda con gli occhi e il sorriso di chi sa di avere davanti le preziosi radici della famiglia. Anche l'Impero, come tanti altri locali, ha subito i contraccolpi della crisi per la pandemia, e Fabiola osserva che «lo strascico c'è tuttora». Ma oggi non ci si pensa: è festa grande, per i 100 anni di Iris. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero