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Sono in tanti, la maggior parte di loro arriva da fuori città e si appostano principalmente nelle ore notturne, quando pensano di poter sfuggire con più facilità ai controlli dei Carabinieri forestali.
Sono i pescatori di frodo del granchio blu, contro i quali, nelle ultime ore, i militari della stazione di Fogliano stanno elevando decine di sanzioni. Mattina, pomeriggio, ma soprattutto di sera e di notte: il via vai dei pescatori è continuo, tutti alla ricerca del Callinectes sapidus, il crostaceo originario delle coste atlantiche del continente americano e arrivato fino a noi a causa dei cambiamenti climatici. Quello che da settimane ha invaso le nostre spiagge e che da giorni sta facendo lo stesso anche sulle nostre tavole, visto il suo sapore dolce e delicato e che inizia ad essere richiesto anche nei menù di locali e ristoranti.
Granchio blu, pescatori scatenati al lago di Fogliano
Per poter pescare all'interno del lago di Fogliano, oasi naturale protetta nel cuore del Parco Nazionale del Circeo, è infatti necessario uno specifico nulla-osta per attività di pesca sportiva, ottenibile presentando presso gli uffici dell'Ente Parco o quelli del responsabile Biodiversità di Fogliano un'apposita istanza. Pertanto, i pescatori di frodo trovati negli ultimi giorni sui canali adiacenti allo specchio d'acqua e sui suoi imbocchi sul mare, principalmente tra Rio Martino e la foce del duca, sono stati tutti prontamente multati dai Carabinieri forestali del comandante Gian Antonio Baratto.
La sanzione ammonta a circa 300 euro, oltre al sequestro dell'attrezzatura utilizzata. Tra i multati, notano da Fogliano, diverse persone di nazionalità cinese, ma anche tanti turisti arrivati da Roma e dintorni per proprio per mettere le mani sul tanto ambito granchio blu.
Per quanto riguarda il mare, invece, vigono le classiche norme della pesca sportiva, praticabile solamente fuori dagli orari di balneazione e fino ad un massimo di 5 kg di pesce e molluschi al giorno per persona. Al momento, i pescatori di frodo sembrano concentrarsi principalmente sulle acque del lago, spesso utilizzando metodi rudimentali per prendere qualche crostaceo in più. La zona del lungomare, dunque, non sembra ancora essere finita nel loro mirino, con le attenzioni della Guardia Costiera che rimangono focalizzate su altre priorità. Non è detto, tuttavia, che davanti ad un incremento del fenomeno possano spostarsi in poco tempo sulla pesca di frodo. Non c'è infatti una spiaggia del litorale pontino dove la specie "aliena" non sia stato avvistata o catturata dai bagnanti, mentre sui social si moltiplicano foto e video di retini e secchielli colmi di crostacei. «Il famoso granchio blu è qui» scrive qualcuno su Facebook; «Raccolti quasi cento in due ore» commenta qualcun altro, mentre si perde il contro delle foto di pirofile e piatti di pasta a base di granchio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero