Gomorra, sembra il Mof ma si chiama Latium Novum: immediato il confronto con il caso Rai

La rielaborazione digitale del mercato di Fondi
FONDI - Stessi caselli, struttura simile, ingresso inconfondibile e persino le colline sulle sfondo: il mercato che compare nel quinto episodio di Gomorra2, serie cult del...

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FONDI - Stessi caselli, struttura simile, ingresso inconfondibile e persino le colline sulle sfondo: il mercato che compare nel quinto episodio di Gomorra2, serie cult del momento, non può che sembrare quello del Mof. Eppure, nella sceneggiatura scritta a più mani da Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi, Filippo Gravino e Maddalena Ravagli su un’idea di Roberto Saviano, non è che una generica area mercatale del Lazio, in cui le ananas vengono svuotate e riempite di droga, per poi raggiungere tutte le piazze d’Italia.


Stesso colore, stesso tipo di caratteri: anche la scritta che si erge sui caselli, all’ingresso del mercato, sembra essere quella di viale Piemonte ma anziché Centro alimentare all’ingrosso di Fondi c’è scritto Centro agroalimentare Lazium Novum. Un nome di fantasia, per far riferimento ad un noto mercato del centro Italia in cui sia verosimile che possa transitare la droga, senza far riferimento al Mof e distruggere la reputazione di migliaia di commercianti onesti. Impossibile non accostare i due esempi: da una parte la Rai, e la fiction con Beppe Fiorello, in cui Fondi, pur non avendo nella sua storia riscontri con i fatti narrati, è stata utilizzata come emblema della città-criminale, e dall’altra Gomorra, in cui gli autori, pur trattando una storia così vicina alla realtà del sud pontino, hanno preferito usare un mercato di fantasia.


Inchieste giudiziarie sul trasporto di prodotti ortofrutticoli e stupefacenti ce ne sarebbero state a bizzeffe ma, in fondo, perché chiamare in causa una città realmente esistente se, ai fini della trama, è irrilevante? Per dare maggiore realisticità a Gomorra, del resto,  in un episodio in cui l’asse criminale sembra spostarsi dalla Campania alla Capitale, il Mof avrebbe fatto comodo. Un quesito che, a quanto pare, non si è posta la Rai, oggi in causa con il Comune di Fondi, con tanto di incarico già affidato, tramite una delibera di giunta, agli avvocati Alfonso Celotto e Virginio Palazzo. Moltissimi i commenti sul web da parte dei fondani fan di Gomorra  ma, questa volta, al posto di accese polemiche politiche c’erano solo simpatici battibecchi scatenati da chi, come si dice in gergo, ha deciso di spoilerare i colpi di scena delle puntate già trasmesse.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero