Giovedì il Consiglio a Latina, centrodestra al bivio De Amicis (Pd): basta egoismi e faziosità

Giovedì il Consiglio a Latina, centrodestra al bivio De Amicis (Pd): basta egoismi e faziosità
Che sta succedendo in Comune a Latina? Il consiglio comunale di giovedì dovrebbe sancire il varo definitivo della nuova amministrazione guidata da Damiano Coletta ma i...

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Che sta succedendo in Comune a Latina? Il consiglio comunale di giovedì dovrebbe sancire il varo definitivo della nuova amministrazione guidata da Damiano Coletta ma i partiti di centrodestra non hanno ancora esplicitato se daranno un appoggio esterno o se entreranno in Giunta. Forza Italia e Lega ci stanno pensando ma non hanno fatto annunci ufficiali. Il banco di prova sarà il primo consiglio. Vedremo che voterà a favore delle delibere che la Giunta Coletta porterà all'esame dell'assise, quelle sulla variazione di bilancio per l'emergenza covidf e soprattutto quella per adeguare le risorse utilizzate per portare i rifiuti fuori provincia nei giorni in cui l'impianto di trattamento della Rida di Aprilia era chiuso per manutenzione. Fratelli d'Italia, unico partito che ha già detto chiaro a Coletta se darà una fiducia a tempo e che resterà fuori dal governo cittadino, sabato per voce di Gianluca Di Cocco ha invitato il sindaco ad accelerare. Ieri sono arrivate anche le considerazioni del capogruppo Pd, Enzo De Amicis, «rispetto a quanto sta succedendo al Comune di Latina».

De Amicis punta il dito contro i nuovi alleati, quelli imposti dall'anatra zoppa: «L'esperienza di questi ultimi giorni ci ha dimostrato che la proposta di un governo largo della città', accettata nella sua filosofia generale , rischia di arenarsi in trattative nelle quali ciascuno tende a salvaguardare il massimo del proprio interesse, oggettivamente quasi impedendo la soluzione e, in sostanza, ridimensionando le intese di massima pur concordate». 

«Questo non sta ad indicare che la proposta politica non sia valida, ma solo che esistono procedure diverse per disattenderla - commenta - Di fronte a tali rischi, non soltanto teorici, è necessaria la determinazione del sindaco. La via piu' giusta, piu' utile, la via maestra è indubbiamente quella dell'accordo. Per questo sara' imprescindibile il programma condiviso di questa Giunta, individuando strumenti finalizzati a creare le condizioni di affidabilita' delle proposte. Ma se cio' non accadesse, se egoismi, pregiudizi, pigrizie, faziosita' tendessero a riproporsi in contrapposizione all'interesse generale e comune, il sindaco ha il dovere di intervenire, e le forze politiche che lo appoggiano il dovere di sostenerlo. Una loro passivita' significherebbe oggettivamente cedimento agli interessi della parte piu' forte»
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Il Messaggero