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Pizzicati dalla Guardia di Finanza di Latina i furbetti della benzina che alteravano i prezzi ai distributori, oppure "dimenticavano" di esporli correttamente come prevede la normativa.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina hanno effettuato numerosi controlli per colpire i gestori disonesti che, spesso approfittando dei recenti (ingiustificati) aumenti del carburante, hanno utilizzato trucchetti per aumentare i profitti.
"Sono stati eseguiti - spiega la Guardia di Finanza - oltre cinquanta controlli nelle giornate di maggior traffico collegato alle vacanze scolastiche delle festività pasquali ovvero alle partenze e rientri organizzati approfittando dei cd. “weekend lunghi” del 15/18 e 22/25 aprile proprio in relazione alle peculiarità economico-sociali della provincia di Latina, caratterizzata da grande pendolarismo e da un considerevole afflusso turistico.
L’azione - spiega la Guardia di Finanza - ha consentito di accertare su tutto il territorio provinciale violazioni a diversi obblighi di legge, per le quali sono comminate sanzioni amministrative che vanno, complessivamente, da un minimo di 100 mila ad un massimo di 580 mila euro.
I controlli sono stati indirizzati a verificare la correttezza delle comunicazioni obbligatorie che tutti i gestori sono tenuti a fornire al Ministero dello Sviluppo Economico. Numerose le violazioni contestate a gestori che si sarebbero “dimenticati” di comunicare i prezzi praticati presso i loro distributori".
Svolti anche accertamenti sulla corrispondenza tra il prezzo pubblicizzato e quello “alla pompa”, al fine di verificare se il costo indicato fosse poi lo stesso impostato all'interno dell'erogatore, sulla cartellonistica stradale e all'interno delle stazioni di rifornimento.
"I controlli - conclude la Finanza - continueranno in vista della stagione estiva e del perdurare della situazione di incertezza sui mercati di approvvigionamento delle risorse energetiche. L’azione si inserisce nell’ambito della costante azione della Guardia di Finanza volta alla tutela dell’ordine pubblico economico e della legalità economico-finanziaria, contro le distorsioni al corretto funzionamento del mercato, a tutela degli operatori onesti e dei cittadini".
Il Messaggero