Frode in commercio e traffico illecito di animali da compagnia: perquisizioni e sequestri in provincia di Latina

Frode in commercio e traffico illecito di animali da compagnia: perquisizioni e sequestri in provincia di Latina
I militari del Nipaaf, Nucleo Investigativo di polizia ambientale...

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I militari del Nipaaf, Nucleo Investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Latina, insieme ai carabinieri forestali di Latina, Sezze, Priverno, Cisterna e Cori e al nucleo carabinieri antisofisticazione e sanità di Latina, hanno eseguito sei perquisizioni locali nell'ambito di un'indagine inerente a una frode in commercio e associazione a delinquere finalizzata al traffico di animali da compagnia. I soggetti perquisiti  sono di nazionalità italiana, russa e ucraina, residenti nei comuni di Latina, Cisterna, Aprilia e Ladispoli. Il Nucleo investigativo ambientale e forestale e della sezione operativa in danno degli animali ha accertato che i sei, insieme ad altri indagati, avevano pubblicato annunci online per la vendita di numerosi cuccioli di razza “Bulldog francese, Spitz di Pomerania e Cavalier King”. In realtà però i cani erano meticci o risultato di incroci incroci, sprovvisti di pedigree e di attestati. Nel corso degli accertamenti sono stati inoltre rinvenuti numerosi medicinali, anche esteri, per uso animale, che sarebbero dovuti essere nella disponibilità del solo personale sanitario, oltre a libretti di vaccinazione, passaporti di animali, certificati di iscrizione all’anagrafe canina della Regione Lazio che non riportavano le cifre di identificazione dello Stato italiano. Tutto il materiale è stato repertato e sequestrato. I militari poi hanno rinvenuto nelle case perquisite complessivamente 109 cani di diverse razze, 85 dei quali erano privi di sistemi di identificazione, privi di tracciabilità e senza pedigree e in alcuni casi anche sprovvisti delle certificazioni sanitarie e dei passaporti individuali. Tutti questi elementi hanno fatto ipotizzare l'esistenza di una complessa associazione finalizzata all’illecita introduzione nel territorio nazionale di animali da compagnia ipotizzandosi il traffico illecito degli stessi. Gli animali, privi comunque di alcun segno di maltrattamento, sono stati sequestrati e affidati temporaneamente in giudiziale custodia agli attuali possessori, in modo tale che ne sia vietata ogni movimentazione, cessione o vendita.

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Il Messaggero