A Formia la banda non suona "Bella Ciao": scoppia la polemica

A Formia la banda non suona "Bella Ciao": scoppia la polemica
Un 25 aprile di festa con qualche nota stonata. Perché proprio di note si tratta: il brano "Bella Ciao" che la banda musicale Umberto Scipione di Formia non...

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Un 25 aprile di festa con qualche nota stonata. Perché proprio di note si tratta: il brano "Bella Ciao" che la banda musicale Umberto Scipione di Formia non ha eseguito nel giorno dedicato ai partigiani e soprattutto rompendo una tradizione. Ad accorgersi che in scaletta la celebre melodia era saltata è stato il pubblico, che non ha mancato di sottolinearlo sui social dando il via alla polemica.

A chi glielo ha chiesto, il direttore della banda Filippo Di Maio ha fatto sapere che non sarebbe dipeso da lui, lasciando intendere che qualcuno in "alto" gli potrebbe aver chiesto di soprassedere. Ma chi? Il sindaco Gianluca Taddeo, a capo di una giunta di centrodestra, pur avendo sottolineato nel suo discorso l'importanza di coltivare i valori dell'antifascismo, in una nota ufficiale ha ribadito che "Bella Ciao" non è prevista nel protocollo.

A Fondi invece la festa del 25 aprile è stata celebrata con una pedalata che ha fatto tappa in ognuna delle strade e piazze di Fondi intitolate ai protagonisti della Resistenza e della Liberazione. Soste della memoria accompagnate da una lettura e dall'apposizione di una coccarda rossa, la prima messa dal sindaco Beniamino Maschietto in piazza Giacomo Matteotti, ai piedi del castello baronale.

Un evento firmato dalla sezione locale dell'Anpi - intitolata a Pietro Ingrao - e seguito dalle telecamere di Rai 3, che fra tutti i comuni del Lazio ha scelto di raccontare il 25 aprile proprio dalla città della Piana, accompagnando un serpentone di biciclette a spasso tra monumenti e scorci caratteristici ricordando le vite emblematiche, le gesta, i sacrifici e gli orrori della guerra e della dittatura. Ed ecco dunque le decine di bici convenute portarsi da piazza Matteotti a largo Elio Toaff, per poi proseguire in viale della Libertà, via Bruno Buozzi, via Luigi Punzi, via Salvo D'Acquisto, via Pilo Albertelli, via Duccio Galimberti, via Marzabotto. Ed ancora, di omaggio in omaggio: via Fratelli Cervi, via Martiri delle Fosse Ardeatine, via Leone Ginzburg, via don Morosini, via Antonio Gramsci, via don Minzoni, via Piero Gobetti, via Giovanni Amendola, via Filippo Turati, piazza de Gasperi. Un lungo e articolato tour antifascista "sulle strade della Liberazione", riprendendo il titolo dell'appuntamento. «Non è solo una giornata nel ricordo della Liberazione, ma anche una giornata di grande responsabilità. In questo momento della nostra storia assume un significato particolare perché ogni guerra è sempre una sconfitta per tutta l'umanità», le parole del primo cittadino.

«Oggi - ha detto la presidente dell'Anpi Giovanna Sposito - festeggiamo un paese che è diventato libero, democratico e solidale grazie alla lotta di donne e uomini che hanno creduto in quella libertà. Oggi celebriamo il coraggio di donne e uomini perseguitati, arrestati, confinati, deportati e uccisi. Ed è proprio a loro che oggi portiamo riconoscenza. Siamo tutti figli del 25 aprile, siamo tutti nati da quell'Italia libera e antifascista. Dobbiamo garantire e promuovere, oggi e sempre questi valori di libertà, la pace, l'umanità, la giustizia sociale. E allora che sia un grande 25 aprile per la democrazia e la Costituzione».

Tra i protagonisti della pedalata anche il segretario del Pd Andrea Rega: «È necessario mantenere vivo il ricordo di quei valori che hanno permesso alle nostre comunità di scoprire il sapore della libertà».

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Il Messaggero