Fondali marini tra Latina e Terracina: gestione affidata al Parco Nazionale del Circeo

Fondali marini tra Latina e Terracina: gestione affidata al Parco Nazionale del Circeo
Sarà l’Ente Parco Nazionale del Circeo a gestire i fondali del tratto di costa tra Latina e Terracina e in particolare nei tratti compresi tra Capoportiere e la foce...

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Sarà l’Ente Parco Nazionale del Circeo a gestire i fondali del tratto di costa tra Latina e Terracina e in particolare nei tratti compresi tra Capoportiere e la foce del lago di Caprolace e quelli tra Capo Circeo e Terracina. L’intesa tra Regione Lazio e Ente Parco è contenuta nella delibera approvata ieri dalla Giunta Zingaretti che prevede, tra l’altro, misure di conservazione delle due Zone Speciali di Conservazione; gestione degli interventi per la conservazione in questo tratto di mare; adozione di specifici provvedimenti e direttive per la migliore attuazione delle misure di conservazione deliberate dalla Giunta regionale e, infine, attività di monitoraggio.


Nessun nuovo vincolo
«L’accordo – sottolinea l’Ente Parco – non aggiunge alcun vincolo a quelli esistenti, al contrario, consentirà, in una maggiore collaborazione con le comunità locali, di migliorare la gestione della tutela, della conservazione e della valorizzazione di queste aree interessate da splendide praterie di posidonia oceanica e specie ittiche oggi in sofferenza e di studiare anche nuove eventuali aree di riproduzione ittica, le nursery. Una delle priorità è proprio quella di sottrarre definitivamente questo tratto di mare e i suoi meravigliosi fondali, dalla pesca a strascico e di rapina, spesso praticata da soggetti che vengono da altri territori».

Scelte condivise

«La volontà dell’Ente Parco, per gli aspetti gestionali – spiegano ancora il presidente del Parco Antonio Ricciardi e il direttore Paolo Cassola - è quella di condividere da subito le scelte e gli investimenti da fare con le comunità locali, con i portatori di interesse del territorio e le marinerie che da tempo chiedono maggiore controllo, tutela e sostegno, con particolare attenzione all’attività dei gruppi di pesca sostenibile e di subacquea naturalistica che non danneggiano il delicato equilibro dell’ecosistema marino e che al contrario alimentano una durevole economia locale e sostenibile. Questo è anche provato da altre esperienze nazionali in materia». A commentare l’intesa per la Regione è l’assessore all’agricoltura e ambiente Enrica Onorati che parla di «una bella e proficua sinergia e prezioso spirito di collaborazione che continua». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero