La sindaca Matilde Celentano ha presentato in conferenza stampa la candidatura di Latina sottolineando che il dossier è secretato. Il capoluogo ha intenzione di valorizzare tre punti: Latina come città modello sociale, Latina come città dell'architettura e dell'arte del Novecento, Latina città dell'agricoltura e delle imprese. «Questa è una gara - ha detto la sindaca - per questo teniamo il dossier ancora secretato, per non svelare le nostre carte ai concorrenti».

La città è spaccata tra entusiasmo e scetticismo. «La candidatura della nostra città - commenta Daniela Fiore, consigliera comunale del Pd - è senza dubbio una grande opportunità, per questo abbiamo voluto essere presenti all'evento organizzato dall'amministrazione comunale per presentare i progetti messi in campo e da sviluppare in vista di questo traguardo. Peccato che l'incontro si sia rivelato poco utile e ci abbia lasciato delle perplessità per l'assenza di indicazioni precise. Quali sono gli elementi di questi progetti? Su cosa esattamente vogliamo puntare per dare forma e sostanza a questa candidatura?».

Insomma, riservatezza sì ma senza esagerare. Anche perché molte altre città candidate sono entrate più nel merito, scoprendo qualche carta in più. «Fa piacere aver constatato la buona partecipazione della città, tuttavia aggiunge Fiore il dibattito si è concentrato su aspetti del passato di Latina che già conosciamo piuttosto che sul percorso presente e futuro che dovrebbe condurre alla candidatura. Abbiamo ascoltato diversi interventi, ma nessuno ci ha fatto intendere quali siano i passi avanti da compiere per una sfida così importante. L'incontro si è esaurito nella presentazione di un logo, scelto tra l'altro senza alcuna condivisione con i rappresentanti dell'opposizione. Non si può pensare di organizzare un progetto di tale portata chiamando due o tre operatori culturali perché intervengano ad una presentazione».

APRILIA