Fdi e Lega: su Latina decidano i leader nazionali. Fazzone risponde picche

Fdi e Lega: su Latina decidano i leader nazionali. Fazzone risponde picche
«Tra gli alleati del centrodestra devono esserci rispetto e chiarezza». Il coordinatore regionale del Lazio di Forza Italia, senatore Claudio Fazzone, risponde...

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«Tra gli alleati del centrodestra devono esserci rispetto e chiarezza». Il coordinatore regionale del Lazio di Forza Italia, senatore Claudio Fazzone, risponde così ai coordinatori regionale della Lega, onorevole Claudio Durigon, e provinciale di Fratelli d'Italia, Nicola Calandrini, che ieri hanno chiesto che sul caso Latina intervengano direttamente i leader nazionali, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

L'APPELLO
Secondo Calandrini e Durigon, «quanto accaduto e quanto accadrà a Latina deve diventare oggetto di un tavolo nazionale del centrodestra sottoposto all'attenzione dei tre leader nazionali, qui abbiamo assistito ad un centrodestra elettorale e ad un centrodestra che ha poi optato per scelte di convenienza. FdI e Lega si sono collocati senza esitazioni all'opposizione dell'amministrazione Coletta e siamo pronti ora a competere per le prossime elezioni in 22 sezioni con la convinzione che ci siano ancora tutte le condizioni per vincere al primo turno. L'auspicio è ricompattare il centrodestra, ma ci aspettiamo dagli alleati che non ci siano più ambiguità a seconda delle opportunità in nome di una non mai chiarita responsabilità». I due non nominano mai FI, ma il riferimento sembra chiaro al partito azzurro, che ha supportato la maggioranza di Coletta.

«RISPETTO E CHIAREZZA»
«Forse la nota di Calandrini e Durigon sta a dimostrare che non c'è volontà di risolvere i problemi nel territorio - ribatte il coordinatore regionale di FI, Claudio Fazzone - io non ho bisogno di rivolgermi ai leader nazionali, queste sono cose che si risolvono nel territorio, occorre capire se a Latina c'è un centrodestra unito che abbia l'obiettivo di voler amministrare bene».
Fazzone ribatte che «le critiche non riguardano FI: il sottoscritto è stato fedele alle dichiarazioni in aula, anche di FdI e Lega di non voler andare immediatamente al voto e di non voler commissariare il Comune, ma di consentire di condividere alcuni punti programmatici e poi decidere dopo un anno. Fu una dichiarazione unitaria in Consiglio. FI non ha preso posti in giunta, mentre qualcun altro li ha trattati».
Il coordinatore azzurro ammonisce che «gli alleati devono essere disposti a portare avanti un discorso politico che riguardi il bene dei cittadini. FI è fondatrice del centrodestra non ci diano lezioni: a livello locale abbiamo una classe dirigente in grado di portare avanti, nel rispetto delle volontà del partito, un centrodestra realmente unito sul programma, e in questo momento c'è bisogno di concentrarsi sulle 22 sezioni, per trovare i voti mancati al primo turno. Il centrodestra si è presentato con Zaccheo e siamo convinti che possa governare la città. Il centrodestra deve avere un programma chiaro e rispetto tra le forze politiche, e in passato la chiarezza è mancata, ci sono state persone che hanno deciso di prendere il proprio voto e non far votare Zaccheo. Noi diamo pieno sostegno a Zaccheo: quando un sindaco è scelto, si deve votare. La sua scelta? In quel momento era la migliore, era l'unico che poteva fare campagna in breve tempo, perché la scelta arrivò in zona Cesarini, a causa di veti incrociati da altri partiti su altri nomi».


A Ieri è giunta anche la nomina di Giovanna Miele a responsabile politica della Lega per tutta l'area nord della Provincia, che include anche il capoluogo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero