Un giorno storico per la provincia di Latina che ha un europarlamentare eletto, uno quasi e un terzo che arriva in extremis. L'unico a farcela, l'ultima volta dieci anni...
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Andiamo con ordine. Nicola Procaccini, forte di 45.329 preferenze nell'Italia centrale, è secondo solo a Giorgia Meloni che rinuncerà per lasciare posto al compagno di tante battaglie politiche. Un rapporto nato nella militanza comune nel Fronte della gioventù e mai venuto meno. Procaccini è sindaco di Terracina, ha 43 anni, ha risanato il Comune dal dissesto e su quanto realizzato ha scritto anche un libro. Fa politica praticamente da quando era ragazzo e stasera ha festeggiato al suo comitato «grazie a questa città, ce l'abbiamo fatta ancora, sento una grande responsabilità».
Più complicato il discorso per Matteo Adinolfi, 32.606 preferenze per lui, settimo nella Lega che di seggi ne conquista 6. A questo punto entra nel caso di dimissioni di Salvini, date per scontate. Consigliere comunale di opposizione a Latina, responsabile provinciale del partito di Salvini, 56 anni, è un commercialista e insegna nelle scuole superiori. In passato era stato già consigliere comunale a Latina per Alleanza nazionale.
A sorpresa e in serata la bella notizia per Salvatore De Meo, Forza Italia, che ha ottenuto 22.813 preferenze piazzandosi alle spalle di Antonio Tajani. Sembrava un nulla di fatto, invece la ripartizione nazionale dei seggi fa scattare un altro posto al partito di Silvio Berlusconi nell'Italia centrale e il sindaco di Fondi va a Strasburgo. Nel suo staff sono cauti, aspettano che sia la Corte d'Appello a confermare il secondo seggio in questa circoscrizione, ma De Meo - 47 anni, al secondo mandato da sindaco dopo essere stato ininterrotamente in Consiglio dal 2001 - entrerebbe dalla porta principale all'Europarlamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero