Estorsioni in carcere a Latina, terzo arresto: in manette anche la nipote di Renato Barbieri

Estorsioni in carcere a Latina, terzo arresto: in manette anche la nipote di Renato Barbieri
Terzo arresto nell’ambito dell’inchiesta sulle estorsioni all'interno del carcere di Latina. Dopo Renato Barbieri e la sorella Roberta, i carabinieri del Comando...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Terzo arresto nell’ambito dell’inchiesta sulle estorsioni all'interno del carcere di Latina. Dopo Renato Barbieri e la sorella Roberta, i carabinieri del Comando Provinciale, unitamente a quelli della Stazione di Pontinia e al personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Roma, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di A.V, 34 anni per estorsione continuata in concorso. Le indagini hanno permesso di appurare come anche la donna fosse stata il trait d’union tra il carcere, dove era detenuto il suo familiare, e l’esterno, dove fungeva da emissaria dello zio, tanto da essere stata l’unica, in un lungo arco temporale, ad accedere alla casa circondariale per far visita al detenuto, anche per definire i piani criminali già concordati: sarebbe stata lei, infatti, a gestire i proventi dell’estorsione posta in essere nei confronti del compagno di cella di Barbieri. La donna, recatasi con un monopattino presso la Stazione Carabinieri di Pontinia per la notifica di un provvedimento e ignara che in realtà si tratta di un'ordunanza di custodia cautelare, espletate le formalità di rito, è stata condotta stavolta a bordo della gazzella dell’Arma, presso la propria abitazione, in regime degli arresti domiciliari.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero