Da mesi ossessionava il proprietario di una struttura ricettiva a Formia, minacciandolo e facendosi consegnare, a più riprese, alcune migliaia di euro «per stare tranquillo». Stanco delle minacce e delle continue richieste di denaro, il proprietario di un bed & breakfast alla periferia orientale di Formia si è rivolto ai carabinieri ed ha sporto denuncia contro l'uomo che da tempo gli stava rendendo la vita difficile.

Sono scattate indagini mirate, al termine delle quali i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia diretta dal maggiore Michele Pascale hanno denunciato alla Procura di Cassino, per estorsione continuata nel tempo, un 51enne di Formia, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, che era stato già arrestato il 13 settembre scorso sempre per estorsione ai danni della proprietaria di un hotel della stessa città.

In quella circostanza l'uomo aveva prenotato, insieme ad un amico, una camera d'albergo e, al momento di pagare il conto, si era rifiutato di farlo rinchiudendosi disinvoltamente nella sua stanza, dove poi lo hanno scovato i carabinieri allertati dalla preoccupata albergatrice, arrestandolo quindi per estorsione. Il 51enne, finito nel carcere di Cassino per la vicenda dell'estorsione all'albergatrice, ora si è macchiato di un altro reato, ricostruito attraverso le indagini dei carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Formia.
I militari hanno infatti formalizzato nei confronti del 51enne un'altra pesante denuncia per estorsione, questa volta continuata nel tempo, iniziata con la richiesta e l'ottenimento di migliaia di euro da parte del proprietario di un'altra struttura ricettiva della zona, che, secondo gli inquirenti, avrebbe costretto sotto minaccia a versare varie somme di denaro al suo aguzzino. Quest'ultimo avrebbe continuato chissà fino a quando a chiedere denaro se l'albergatore, stanco delle minacce, non avesse deciso di recarsi nella caserma dei carabinieri per denunciare quello che stava subendo da tempo e dal quale è ora scaturito il provvedimento della Procura di Cassino.