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Prima un fragoroso boato accompagnato da una nuvola di fumo. Poi la conta dei danni: un portoncino saltato in aria, vetrate in frantumi, due macchine danneggiate. Per un’intimidazione esplosiva tutta da decifrare.
Si è registrata la scorsa notte nel centro storico di Fondi, con un ordigno piazzato all’esterno di un’abitazione situata lungo via Nino Bixio, a qualche decina di metri dall’auditorium di San Domenico. La deflagrazione ha distrutto l’ingresso di un locale di servizio e spaccato i vetri delle finestre dell’immobile fino al secondo piano. Andando a investire anche delle auto parcheggiate nelle immediate vicinanze, una Dacia Sandero e una Citroen C3 appartenenti ad alcuni abitanti della zona.
L’allarme è scattato quando mancavano pochi minuti all’una, vedendo convergere a stretto giro i carabinieri della Tenenza. Già intervenuti nella stessa strada la sera del 3 marzo: era stata divorata dalle fiamme la Lancia Musa di un mediatore ortofrutticolo. Commerciante che è il proprietario della casa oggetto del nuovo atto intimidatorio. Svegliato di soprassalto dall'esplosione, ha dichiarato di non riuscire a capacitarsi dell'accaduto.
Non necessariamente lui, ad ogni modo, l’effettivo destinatario del doppio avvertimento. Al momento, i militari coordinati dal tenente Emilio Mauriello non escludono l’ipotesi di una “bussata” trasversale. Da qualche tempo in quell’abitazione è infatti ospite un 81enne pluripregiudicato, agli arresti domiciliari per questioni legate allo spaccio di cocaina.
A prescindere dal reale obiettivo di chi ha agito, e dal messaggio da recapitare, due episodi inquietanti in rapida successione e uniti da un filo rosso.
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