Esercitazione sulla neve per gli artiglieri del 17° reggimento di Sabaudia

Esercitazione sulla neve per gli artiglieri del 17° reggimento di Sabaudia
Dal fiume, al lago alla montagna. Gli artiglieri del 17° Reggimento Artiglieria Controaerei si addestrano in diversi contesti per essere pronti ad operare ovunque. Si è...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dal fiume, al lago alla montagna. Gli artiglieri del 17° Reggimento Artiglieria Controaerei si addestrano in diversi contesti per essere pronti ad operare ovunque. Si è conclusa l’esercitazione in ambiente montano delle unità Stinger dello “Sforzesca”, una delle più complesse attività addestrative organizzate e condotte dal reparto V/SHORAD (Very Short Range Air Defence) del Comando Artiglieria Controaerea dell’Esercito per testare e incrementare le capacità di intervento del sistema d’arma a cortissima portata in situazioni di impiego estreme.

L'attività si è svolta nelle scorse settimane tra le vette appenniniche dei Monti Ernici e Simbruini, Campo Staffi e l’area di Filettino, in provincia di Frosinone e fa parte di un ciclo addestrativo che abbraccia vari ambienti. I militari dello “Sforzesca”, alla guida del colonnello Daniele Reale, sono stati alle prese con pelli di foca e racchette da neve, una sfida inusuale per il reparto pontino che ha affrontato dislivelli di oltre 1000 metri, trainando a slitta il sistema d’arma Stinger dal peso complessivo di circa 35 kilogrammi e approntato rifugi di fortuna per trascorrere le notti all’addiaccio, mettendo in risalto la duttilità del sistema d’arma controaerei capace di schierarsi abilmente in ambienti poco permissivi.

Scopo dell’esercitazione è stato quello di testare la capacità di garantire la difesa controaerei alle bassissime quote, in aderenza alle unità di manovra operanti in ambiente montano, con clima rigido e morfologia articolata, nonché mantenere sempre alto il livello di prontezza delle forze del COMACA, nel pieno rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Covid 19.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero