Si riparte dopo l'emergenza Covid dalla transizione energetica 4.0. E' il senso dell'accordo siglato nei giorni scorsi o tra l’azienda biofarmaceutica...
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Presenti alla riunuone, fra gli altri, l’amministratore delegato di Rse Maurizio Delfanti, il direttore di stabilimento AbbVie Italia Daniela Toia, Luca Restaino, funzionario della direzione generale per la politica industriale del Ministero dello sviluppo economico e Massimo Beccarello, vicedirettore per le politiche industriali di Confindustria. I contenuti e i temi dell’accordo di collaborazione tra AbbVie e Rse sono stati invece illustrati dai referenti tecnici del programma: Marco Borgarello, responsabile del gruppo di ricerca di efficienza energetica Rse e Carlo D’Esposito, energy manager AbbVie Italia.
«I programmi di ricerca di Rse supportano le Istituzioni nella pianificazione energetica, a partire dalla costruzione degli scenari alla base del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima – ha affermato Delfanti – e l’efficienza energetica, mirata alla competitività industriale, rappresenta una chiave di volta della sostenibilità».
«L’applicazione della Iso50001, quale prima azienda del nostro settore e la gestione ottimizzata dell’energia e delle risorse con un approccio mirato all’“efficienza di sistema” fondano le premesse dell’accordo con Rse e l’analisi del caso AbbVie come esempio virtuoso replicabile - ha esordito Daniela Toia - si tratta di una collaborazione, che oltre a fornire spunti di miglioramento per il nostro stesso sito, offre la possibilità di creare un cluster di imprese improntato alla condivisione delle esperienze, per la realizzazione e la facilitazione di interventi coerenti con le strategie di transizione energetica».
L'impianto AbbVie di Campoverde di Aprilia ha un’autoproduzione dell’energia elettrica che tocca il 90% del fabbisogno e 100% dell’energia acquistata certificata green. «Il risparmio energetico, la sperimentazione di nuove tecnologie e la continua ricerca di opportunità di miglioramento hanno permesso una riduzione del 10% del consumo di energia dal 2012 con conseguente abbattimento di oltre 15% delle emissioni dell’anidride carbonica nell’ultimo quinquennio» - ha concluso la direttrice.
«Dal punto di vista dell’organizzazione delle aziende, che hanno attivamente promosso e adottato il piano Industria 4.0, ora Impresa 4.0 – ha sottolineato Massimo Beccarello – la prospettiva di una ripresa dalla crisi economica indotta dalla pandemia deve essere basata su investimenti mirati nel campo dell’innovazione rivolta all’efficienza energetica e alla sostenibilità» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero