Elezioni a Latina, nuovo esposto in Procura: «Responsabilità soggettive da accertare»

Elezioni a Latina, nuovo esposto in Procura: «Responsabilità soggettive da accertare»
Un nuovo esposto per appurare quanto accaduto nelle 22 sezioni il cui voto è stato annullato dal Tar, e una richiesta alla Prefettura di maggiori controlli, il prossimo 4...

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Un nuovo esposto per appurare quanto accaduto nelle 22 sezioni il cui voto è stato annullato dal Tar, e una richiesta alla Prefettura di maggiori controlli, il prossimo 4 settembre. Lo annuncia il Movimento 5 Stelle di Latina in una nota in cui stigmatizza la situazione venutasi a creare a Latina e anche a Terracina, amministrazione quest'ultima colpita dalle indagini giudiziarie, precisando che «non essendo ancora chiaro se la Procura della Repubblica abbia aperto un fascicolo, nei prossimi giorni, sarà depositato un esposto alla Procura contro ignoti, al fine di sollecitare l'avvio di indagini che possano accertare eventuali responsabilità soggettive. Sarà anche inviata una nota al Prefetto di Latina affinché nelle sezioni che torneranno alle urne venga elevata la soglia di vigilanza».

Quello del M5S sarà quindi un ulteriore esposto su quanto accaduto, dopo quello presentato da Andrea Silvagni, candidato consigliere comunale nella lista Latina nel cuore. Un tema ripreso ieri anche dal coordinatore provinciale di FdI, Nicola Calandrini, che ribatte al M5S affermando, sui fatti di Terracina, che «non vedo ragioni di interrogare il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, essendoci indagini in corso», mentre, sui fatti di Latina, «non ho nulla in contrario alla decisione del M5S di presentare un esposto, anzi, ben vengano gli approfondimenti: è giusto scoprire eventuali responsabilità», e precisa: «Le vere vittime di quanto accaduto non sono i candidati, ma i cittadini». Intanto ieri è mancato il numero legale in Consiglio provinciale in cui si sarebbe dovuto procedere alle surroghe dei consiglieri comunali decaduti, tre di Latina e tre di Terracina. Ma i presenti in aula erano solo cinque. All'appello, per far tornare il numero legale, è mancato Pasquale Cardillo Cupo, capogruppo di FdI, che in Provincia è all'opposizione insieme alla Lega rispetto alla maggioranza del presidente Gerardo Stefanelli formata da Pd, FI e Civiche pontine. Secondo i rumors alla base dell'assenza ci sarebbero tensioni nel centrodestra in vista delle alleanze per le elezioni politiche.

CANDIDATURE PER LE POLITICHE


La prima a ufficializzare, sul proprio profilo Fb, di essere stata inserita in una rosa di papabili per le elezioni politiche, è stata Daniela Fiore del Pd, consigliera comunale (decaduta) di Latina: «La segreteria provinciale del Pd ha proposto la mia candidatura in una rosa di nomi per il collegio uninominale della Camera. Si tratta di un passaggio preliminare in attesa della definizione della coalizione elettorale che indicherà le candidature definitive». Se il nome della Fiore rappresenta una probabile candidatura nel collegio uninominale Camera nord, diversi altri sarebbero i nomi inseriti dalla segreteria provinciale, quali quelli di Rita Visini, già assessore regionale alle Politiche sociali tra il 2013 e il 2018, Matteo Marcaccio, presidente del Pd pontino come disponibili per il collegio uninominale sud, mentre, al proporzionale, ci sarebbe il nome di Enrico Forte, oggi consigliere regionale. Il Pd pontino punta ad avere tre o quattro candidature tra Camera e Senato, e la rosa dei nomi, già consegnata al regionale prima e da questo al nazionale, sarà affinata entro il 9 agosto. Molto dipenderà anche dal quadro di coalizione che il Pd metterà in piedi. Nel centrodestra, e in FdI in particolare, Nicola Calandrini punta alla ricandidatura: il partito, forte dei sondaggi, quasi certamente riconfermerà gli uscenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero