OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Una serata per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni rispetto alla grave crisi che stanno attraversando le edicole. È stato questo l'obiettivo della "notte delle edicole", l'evento organizzato ieri a livello nazionale dal Sinagi (Sindacato Nazionale Giornalai) e che ha visto partecipare anche la provincia di Latina con tante edicole che hanno lasciato le luci accese oltre il normale orario di chiusura, oltre ad un sit-in tenutosi davanti quella in via Emanuele Filiberto.
«Abbiamo voluto accendere una piccola luce sulle problematiche che stiamo vivendo» ha esordito il segretario provinciale Patrizia Cormio, titolare, insieme a suo fratello, dell'Edicola Cormio in centro: «Abbiamo avuto l'onore di avere la presenza del sindaco e di una rappresentanza del Comune di Latina, come in diverse altre province di tutto il Paese, dove hanno partecipato primi cittadini, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni. Stiamo cercando di resistere e di superare questa crisi davvero profonda. Per questo abbiamo chiesto al sindaco di poter diventare un centro multiservizi, al fine di far nascere una collaborazione tra edicole e Comune e rappresentare così un anello di congiunzione tra Ente e cittadini, un centro di ritrovo per tante persone».
«Con gli edicolanti abbiamo già avuto una fase preliminare di interlocuzione» ha ricordato il sindaco Matilde Celentano ai presenti: «Siamo vicini alle edicole e al loro destino. Oggi internet e i social stanno uccidendo la carta stampata, ma l'edicola ha un'importanza sociale e di aggregazione. Per molti l'edicola di riferimento è una tradizione: un posto dove acquistare il giornale, un fumetto per i ragazzi o anche solo scambiare quattro chiacchiere. Tradizioni che fanno identità e che perderemmo per sempre in caso di chiusura di queste strutture. Come amministrazione riconosciamo il loro valore comunitario e aggregante: come possiamo essergli vicino? Facendo da interlocutori durante questa crisi, rendendoci disponibili al colloquio e al dialogo e facendo da tramite con istituti attivi, come ad esempio la Dogre».
L'ipotesi lanciata durante la serata è stata quella di trasformare le edicole in un centro multiservizi, «offrendo altre opportunità di vendita come ausili audiovisivi, per fornire alla cittadinanza un'informazione reale e corretta. Ogni edicola che chiude è un fallimento per la città ha chiosato la Celentano Guardiamo al futuro, ma senza rinnegare il passato».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero