Droga, arrestato in Brasile il latitante Massimo Iacozza del clan Zizzo

Droga, arrestato in Brasile il latitante Massimo Iacozza del clan Zizzo
La Polizia di Stato e quella federale brasiliana hanno arrestato in Brasile il latitante Massimo Iacozza, 44 anni, latitante da maggio 2017 a seguito una sentenza che lo...

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La Polizia di Stato e quella federale brasiliana hanno arrestato in Brasile il latitante Massimo Iacozza, 44 anni, latitante da maggio 2017 a seguito una sentenza che lo condannava a una pena detentiva di circa  9 anni, per reati in materia di stupefacenti.  Le indagini si sono svolte sotto il coordinamento della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma, dirette dal sostituto Alberto Cavallone. Hanno lavorato al caso gli agenti della sezione Antidroga della squadra Mobile di Latina e della polizia giudiziaria del Commissariato di Fondi, in collaborazione con personale del Servizio centrale operativo della Polizia. 

Iacozza, noto come Varenne   (nome del cavallo considerato nel mondo delle corse come il migliore trottatore) per la sua abilità e capacità di correre a bordo di autovetture durante l’attività di pusher, era considerato uomo di fiducia del clan di Carlo Zizzo operativo a Fondi. Nel 2011 venne arrestato con altri due complici in possesso di 295 chilogrammi di hashish e munizionamento.Un ulteriore arresto nel 2012   nell’ambito dell’operazione “San Magno” 

Inoltre è stato individuato come facente parte di un più vasto gruppo criminale dedito allo spaccio di droga anche in ambito internazionale ed inserito nelle risultanze dell’operazione denominata convenzionalmente «Castillos», la quale aveva portato al sequestro di 500 chili di hashish attraverso indagini che documentavano l'esistenza di due agguerriti gruppi criminali guidati l'uno dal leader degli ultrà della Lazio Fabrizio Piscitelli e l'altro da Paolo Diana

Scarcerato e posto ai domiciliari a Fondi, prima dell'emissione della sentenza definitiva da parte della cassazione che lo condannava a una pena detentiva di anni 9, mesi 1 e giorni 12 di reclusione, aveva fatto perdere le proprie tracce.

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Il Messaggero