La condotta “negligente” di 18 anni fa gli è costata una condanna della Corte dei Conti a pagare 60 mila euro. Cesare Briglia dovrà versarli...
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Per questo nel 2009 la Asl di Latina fu condannata a pagare 332 mila euro alla famiglia della donna deceduta, tuttavia a quel punto la direzione sanitaria ha fatto rivalsa alla Corte dei Conti sui medici in servizio quel giorno, appunto il primario e il dottor Briglia. Ma mentre il primario la sera del 5 maggio 2002 avrebbe «riconosciuto la gravità del quadro per cui ha richiesto subito la consulenza chirurgica», la stessa cosa non si può dire di Briglia: «Se non avesse avuto una condotta negligente, la paziente si sarebbe potuta salvare», fanno notare i giudici contabili, che hanno condannato il medico a pagare 60mila euro per il danno erariale provocato dalla sua condotta. Una misura “ridotta rispetto all’ammontare complessivo del danno accertato, in considerazione del fattivo concorso di altri sanitari nella causazione del decesso della paziente, e quindi nella produzione del danno per cui è causa”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero