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L'hanno fatta salire in auto a Pontinia e portata nelle campagne di Sezze, dove per circa un'ora è stata ostaggio di due ragazzi, un diciottenne e un minore, che volevano farsi pagare in questo modo una partita di droga non saldata. Lei, una ragazza che ha da poco compiuto la maggiore età, ha cercato di ribellarsi e di reagire, nonostante i suoi aguzzini minacciassero di accoltellarla. Un'ora di paura: i due balordi le hanno strappato dalle mani il cellulare con il quale stava cercando aiuto, e lo hanno lanciato fuori dal finestrino. “Accoltelliamola”, le ha detto il più piccolo, con un passato criminale di tutto rispetto.
Alla fine lei è riuscita a uscire da quell'auto e a fuggire, dopo aver sferrato qualche morso e aver strappato dal cruscotto la chiave della vettura, riuscendo a guadagnare l'uscita.
Fortuna vuole che la ragazza, che aveva anche provato senza successo a suonare al citofono delle case lì vicino, abbia incontrando un passante, un “angelo custode” che vista quella scena ha fatto salire la giovane a bordo e ha chiamato i carabinieri.
Era la notte tra il 30 e il 31 luglio. Dopo circa due mesi di indagini meticolose, i carabinieri del nucleo operativo radiomobile, guidato dal tenente Massimo Ienco, hanno arrestato il più giovane dei due, pregiudicato di Priverno, per sequestro di persona a scopo di estorsione. Il complice, colui che era al volante dell'auto, è stato invece sottoposto all'obbligo di firma.
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