Aggredirono i titolari di uno stabilimento balneare a Latina, scatta il Daspo a carico di 5 giovanissimi

Aggredirono i titolari di uno stabilimento balneare a Latina, scatta il Daspo a carico di 5 giovanissimi
Scattano i provvedimenti della Questura di Latina in seguito all'aggressione avvenuta la scorsa estate in uno stabilimento balneare di Latina, il "Cancun"....

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Scattano i provvedimenti della Questura di Latina in seguito all'aggressione avvenuta la scorsa estate in uno stabilimento balneare di Latina, il "Cancun". Il Questore, dopo la valutazione degli atti di indagine della Divisione Anticrimine, ha emesso 5 Daspo urbani nei confronti di quattro minorenni e un maggiorenne.

I giovani sono accusati di aver aggredito, nel mese di giugno, i tiolari di uno stabilimento balneare colpendoli con calci e pugni e con l’utilizzo di bottiglie di vetro.

«Le successive indagini svolte dalla Squadra Mobile - si legge in una nota - consentivano l’identificazione e la denuncia in stato di libertà dei cinque aggressori. E proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza in luoghi di incontro o svago, vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a giovani che si rendono autori di violenze in zone con numerosi locali pubblici e ad alta frequentazione, di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni».

Destinatari dei Daspo sono quattro ragazzi minorenni di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, e un ragazzo appena maggiorenne, tutti residenti a Latina. Per tali fatti, il Tribunale per i Minorenni di Roma aveva emesso la misura cautelare del collocamento in comunità, cui sono tuttora sottoposti. Scatta così il divieto, per il periodo compreso tra uno e due anni, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo nell’area del lungomare del Comune di Latina. In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

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Il Messaggero