Dall'asilo al teatro Orione, gli alunni di Cisterna mettono in scena l’Elisir d’amore di Donizetti

scuola dell'infanzia di via Oberdan a Cisterna
Venerdì 12 maggio i bambini di Cisterna si esibiranno all’Orione di Roma nell’opera di Gaetano Donizetti “Elisir d’amore” grazie al...

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Venerdì 12 maggio i bambini di Cisterna si esibiranno all’Orione di Roma nell’opera di Gaetano Donizetti “Elisir d’amore” grazie al progetto lirico “Magia dell’Opera”. 

Protagonisti saranno i bambini di età compresa tra 3 e 5 anni delle due scuole dell’infanzia dell’istituto comprensivo Alfonso Volpi diretto da Nunzia Malizia: quella di Borgo Flora, seguiti dalle maestre Antonella, Barbara e Rita; e quella di via Oberdan (di recente intitolazione) “Rosa Rosaria Tomei, la donna di Trilussa” seguiti dalla maestra Patrizia. Elisir d’amore è la proposta per l’anno 2017 del progetto “Magia dell’Opera” dell’associazione Musicale Tito Gobbi, presieduta da Cecilia Gobbi, la figlia del grande baritono scomparso nel 1984. «Anche quest’anno – spiega Cecilia Gobbi – il progetto didattico Magia dell’Opera ha registrato una crescita delle adesioni e un’ulteriore espansione sul territorio. Un risultato che ci gratifica, soprattutto ricordando che nel 2004, quando abbiamo lanciato il progetto, l’opera lirica era assente dalle attività formative scolastiche e un’illustre sconosciuta nel mondo dei giovanissimi». «L’opera – commenta il sindaco Eleonora Della Penna – è la magica unione di teatro e musica; è una delle espressioni più alte della nostra cultura e un potente strumento educativo. Grazie ai suoi linguaggi interdisciplinari, al potere evocativo della musica, alla narrazione poetica e all'illusione scenica ha una straordinaria capacità di coinvolgere i giovani e renderli protagonisti attivi della propria formazione. Li educa ai sentimenti, alla bellezza e alla socialità e contribuisce alla loro crescita personale. Dunque un plauso agli organizzatori e collaboratori di questo importante progetto e i più sentiti auguri ai nostri piccoli cantanti lirici per il loro debutto in un teatro così importante». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero