Dai residuati bellici alle batterie: così a Cisterna è nato l'impero dei Del Prete

Dai residuati bellici alle batterie: così a Cisterna è nato l'impero dei Del Prete
Leopoldo Del Prete, 63 anni, è uno degli imprenditori più in vista di Cisterna. Il Centro rottami di via Grotte di Nottola, operante nel recupero dei rottami ferrosi...

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Leopoldo Del Prete, 63 anni, è uno degli imprenditori più in vista di Cisterna. Il Centro rottami di via Grotte di Nottola, operante nel recupero dei rottami ferrosi e non ferrosi, è attivo dal 1985, uno dei primi in Europa per dimensione. Un'attività iniziata nell'immediato dopoguerra (con il recupero dei residuati bellici dello sbarco di Anzio) da Gennaro Del Prete, padre dell'attuale amministratore Leopoldo.


​Traffico illecito di rifiuti: i nomi degli arrestati

Il primo arresto del titolare del Centro Rottami della zona industriale avvenne 11 anni fa. Le accuse nei suoi confronti furono di associazione a delinquere e traffico illecito di rifiuti speciali costituiti da batterie al piombo esauste nell'ambito dell'indagine dei carabinieri del Noe. Dopo due settimane di carcere l'imprenditore tornò in libertà poiché il Collegio del tribunale di Perugia non ritenne sufficienti «i gravi indizi di colpevolezza» nei suoi confronti. «Da tempo il Centro rottami spiegò a sua difesa ha nel proprio anagrafico, più di 10.000 produttori (industrie, elettrauti, enti militari, pubblici, ferrovie, porti, aeroporti) dai quali ogni anno raccoglie il 70% del totale delle batterie esauste da avviare al recupero di tutta la regione Lazio. È autorizzato per 20.000 tonnellate l'anno di batterie (l'equivalente del carico di 1.000 tir)».
Era talmente in vista da finire nel mirino dei rapinatori. Tre volte. Un colpo nel 1998, una rapina con aggressione nel 1999 e una tentata rapina nel 2010. Il secondo inciampo con la giustizia lo scorso anno a febbraio. Le indagini di ieri che hanno portato all'operazione di polizia giudiziaria, traggono origine proprio da quell'inchiesta relativa al monitoraggio del Centro di Raccolta Rifiuti Ama di Mostacciano che aveva messo in luce come il gruppo facente capo a Zayko Sejdovic sottraesse rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), avvalendosi della complicità di dipendenti dello stesso centro, per poi conferirli illegalmente proprio al Centro Rottami di Cisterna, motivo per cui l'amministratore era stato già sottoposto alla misura della presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria in ordine all'ipotesi di reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti

Claudia Paoletti
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Il Messaggero